Intervista Analogica. L’Obiettivo d’assalto dell’Art-Repoter Roberto Pili

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Roberto Pili ph by Undas.net

Anche oggi giochiamo in Casa. Roberto Pili, video maker e foto reporter professionista è il Video Master ufficiale della nostra Factory. Attraverso i suoi obiettivi sono stati girati e prodotti tutti i video clip dei nostri artisti ( Randagiu Sardu, C.Aru, gangalistics ) ma anche di tanti altri come Punkillonis, Scacco Matto, Micio P ( maloscantores ), D-Storta. Roberto Pili è anche autore dei due docu-film prodotti da nootempo ( vedi nostro catalogo ), due lavori assolutamente inediti e originali nel campo della documentaristica sarda. Come lui stesso ci racconta il lavoro da foto reporter è molto duro e spesso oltre la grande e interminabile gavetta non si vedono sbocchi. Diciamolo chiaro, le testate  giornalistiche convenzionali non valorizzano il lavoro di molti ragazzi questo succede perchè l’editoria stessa è in forte crisi e perchè le Regole non esistono. Roberto Pili con  grande umiltà, cerca di ritrarre la  realtà attraverso la musica e la cronaca. E’ stato piu’ volte in mezzo a tante manifestazioni ed è lì che ha imparato il suo lavoro nel campo al fianco dei piu’ grandi reporter sardi ( che non manca mai di ringraziare ). Lo ringraziamo per la sua disponibilità e per averci raccontato un po della sua esperienza, per noi è importante dare spazio e continuare a produrre cultura attraverso questo piccolo magazine on line che sta coinvolgendo tanti artisti sardi e italiani.  Leggere e condividere come sempre fa bene alla salute e allo spirito. Music to resist ! 

Per la mia terra nutro speranze. È pieno di ragazzi che si sbattono per portare il nome della Sardegna fuori, di persone che resistono e combattono vivendo qui.

N Presentaci la tua scheda personale
Ho iniziato da giovanissimo ad affacciarmi al mondo della fotografia. Dopo gli studi artistici ho deciso che la mia strada era nel mondo del giornalismo. Ho iniziato ad collaborare con diverse testate regionali (Nuova Sardegna, Unione Sarda, Sardegna Quotidiano, Metro, Sardegna 24).Ho collaborato in diversi periodici sardi, nazionali e internazionali, il Tamburino Sardo, l’Almanacco di Cagliari, Sardegna Reporter, Terzonline, Il Portico, ArtReport, Bene comune magazine, Acli Sardegna, LaPresse, Corriere.it, L’unità, Mood Magazine, Visto, Cronaca Vera, l’Espresso, SardiniaPost, CagliariPad, The Telegraph, ANSA. Attualmente sono fotoreporter per l’Agenzia giornalistica RosasPress, che dal 1946 ha collaborato con numerose testate, quali “Il Quotidiano Sardo”, “Il Popolo”, “L’Unione Sarda”, “La Nuova Sardegna”, l’agenzia “ANSA”, “The Associated Press”. Oltre il fotogiornalismo prediligo la streetphotograpy in tutti i suoi aspetti.

N  Cosa vedi dentro l’obiettivo ? Parlaci del tuo stile. 
Dentro l obiettivo vedo la strada, abitudini, gesti di tutti i giorni. Mi piace rappresentare la realtà senza filtro. Cruda, dura, ironica. La rappresento attraverso il mio stile. Uno stile fatto di grandangolari spinti, che deformano la realtà nella sua integrità.

N A scuola da Rosas press 
La collaborazione con Mario Rosas risale nel 2008. Ricordo ancora la prima volta che sono entrato nel suo studio. Si respirava il profumo della vera fotografia, quella pura, analogica. Da quel momento in poi è iniziata la mia collaborazione con l agenzia e con la Nuova Sardegna. Porterò sempre con me l amicizia che si è consolidata in tutti questi anni. Dopo centinaia di servizi insieme, al freddo, sotto la pioggia, durante le manifestazioni, omicidi, incidenti ecc. Devo praticamente tutto a Mario Rosas. Il nostro mestiere lo puoi imparare solamente vivendolo 24 ore su 24, senza ferie, senza malattie, senza orari.

N L’esperienza di Art Report 
Art Report è nato come magazine biennale auto-prodotto per dar voce a tutti gli artisti al di fuori del solito canale commerciale o per pochi eletti. Una redazione composta da una giornalista Bettina Camedda, un Grafico Valerio Mereu e due fotografi, io e Mario Rosas. Importantissimo ed essenziale il contributo dei
diversi relatori e collaboratori. Senza di loro non sarebbe esistito Art Report. Grazie a questa esperienza ho potuto conoscere numerosi artisti, dalla musica al disegno, dal ballo alla recitazione, e vi posso assicurare che esiste un mondo enorme sommerso fatto di persone validissime nel campo dell’ arte a 360 gradi.

N Il lavoro da Foto Reporter  
Un lavoro duro, difficile, esasperante per alcuni versi. Un lavoro che puoi fare solamente se lo senti dentro. Il fotoreporter non ha ferie, non ha giorni liberi, non ha orari. Deve sapersi muovere in tutte le situazioni. Deve saper rapportarsi a ogni tipo di persona. Deve rendersi invisibili molto spesso. Deve avere molta forza
nei casi di omicidio o incidenti mortali. Diciamo che spesso chi guarda le foto nei giornali non ha la minima idea della fatica, dell impegno che si cela dietro un o scatto. Oggi molti si ritengono fotografi ma i fotoreporter si contano sulle punte delle dita. Vorrei ricordare i maestri sardi: Mario Rosas, Giuseppe Ungari, Renzo Rosas, Max Solinas, Enrico Locci.

N Una manifestazione che non dimenticherai mai 
Manifestazione pastori del 20 ottobre 2010. Feriti, scontri, caos.

N La tua prima Macchina fotografica
Pentax K1000 con un 28 2.8 e un 50 2…Bellissima la conservo e la uso ancora.

N Da fotografo a Video-maker 
Il mio primo videoclip musicale è stato per Bravo Pie. Ma devo ringraziare la Nootempo che mi ha permesso di trasportare l esperienza da fotoreporter nei video musicali e nei docu film. Ho realizzato anche un corto in sardo “tanto poi cummentzai” premiato al Notorius film Festival (menzione speciale della giuria).

N La musica che accompagna i tuoi scatti  
Sangue Misto, Dj Gruff, Colle der Fomento, Kaosone, Otierre, Sa Razza, Nofx, Rancid, Total Kaos, Bad Religion, Persiana Jones, Wicked Apricots.

N I 5 album di Roberto Pili 

SxM – Sangue Misto

Heavy Pettine Zoo – Nofx

Odio pieno – Colle der Fomento

La Rapadopa – Dj Gruff

Alieni Army – Orgasmi meccanici

N Sei uno dei pochi, forse l’unico,  ad aver descritto la Sardegna underground con i tuoi docu film parlaci di questi progetti 
Sia Ca4arts che Wicked Style sono nati dalla esigenza di rappresentare un mondo nascosto ma ben  presente. Un’altra realtà della Sardegna, non solo pecore, pastori, nuraghe , tutte realtà ben importanti si intende. Ma tutta una realtà suburbana in grande fermento. CA4ARTS è un docu film sulla storia di alcuni tra i maggiori esponenti della cultura hip hop a Cagliari. Una cultura molto seria che comprende le 4 discipline (mc, Dj, breakdance, writing) molto presente in tutto il territorio sardo. WICKED STYLE e un omaggio alla Band più longeva di tutta la Sardegna i Wicked Apricots ( 30 anni di attività ). Tramite il racconto della band si ha un amacord della scena Punk sarda, dagli anni 80 ad oggi. Tutti e due i Docu film sono stati prodotti dalla Nootempo su DVD special edition.

N Dacci un link di un video che meglio ti rappresenta 
Beastie Boys – Three MC’s and One DJ

N Rullino e memorie digitali 
Per me la fotografia analogica e ancora una realtà, infatti ho 3 macchine che utilizzo nei momenti liberi (pochi). La stampa delle fotografie, sia analogica o digitale, conservare la memoria reale, palpabile, è molto importante. E poi la sensazione di aspettare lo sviluppo del rullo è impareggiabile.

N Dove possiamo trovarti on line ? 
www.robertopili.it
Instagram: robertostreetphotographer
Facebook: Roberto Pili photographer/Video-maker

N I tuoi Progetti per il presente 
La realizzazione di una mostra sui migranti, docu film sul movimento skate a Cagliari (per chiudere la trilogia Street), Due docu film nelle ambito della sanità e nel sistema carcerario sardo.

N Esalta nootempo.net e manda un messaggio alla tua terra 
Devo tantissimo alla Nootempo. Con la factory ho iniziato la mia attività di Video-maker. Con lei sono cresciuto  artisticamente e professionalmente. Ho incontrato persone fantastiche che hanno arricchito il mio bagaglio di esperienza. Continueremo per molto tempo a sfornare bei progetti. Per la mia terra nutro speranze. È pieno di ragazzi che si sbattono per portare il nome della Sardegna fuori, di persone che resistono e combattono vivendo qui. Il mio sogno è quello di far capire che esiste un’altra Sardegna. Una realtà che non ha nulla a che invidiare con le altre parti del mondo dal punto di vista della creatività e dell’ innovazione.

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