Intervista analogica. tra Caos e dettaglio, il segno dell’artista sassarese Rita Oni

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Una vita densa quella che ci racconta la pittrice sarda Sassarese Rita Oni. Tra caos e bellezza le sue tele ci raccontano il Dettaglio. In questa nuova intervista analogica scopriamo la sua opera e la sua visione dell’arte e della società in bilico tra decadenza e piccole Rivoluzioni personali. Una donna speciale Rita Oni , schietta e appassionata che dedica la sua vita all’arte, alla famiglia, alla sua terra e alla diffusione dell’arte e della cultura nei  suoi laboratori portando conoscenza ai cittadini attivi. In fondo siamo tutti inconsapevoli Artisti forse. E’ sempre un impresa non facile definire l’Arte. La nostra web-zine cerca solo di Raccontarla attraverso la voce libera degli stessi artisti. Buona lettura , buona condivisione e come sempre Music to Resist ! 
Cerco di rimediare dedicando il mio tempo all’arte e alla cultura , a esprimere, nel mio ” miserissimo” spazio e col mio linguaggio artistico, che solo la cultura e l’educazione sociale, il rispetto e una coscienza morale,  possono capovolgere in positivo la situazione attuale.
N : Presentati con una tua scheda personale

Sono orgogliosamente  Sarda, donna, figlia e madre. Faccio parte di quella generazione che,  le ha ” prese” in parte e che le ha vissute “quasi”.Cosa voglio dire? Benessere e Tecnologia, Declino e Degrado…E’ facile capire il senso. Ho beccato il  benessere degli anni ’60 , le conquiste sociali del ’68, i benefici della  tecnologia che ha cambiato le nostre abitudini radicalmente……ma ho vissuto ,ancora non completamente, il declino di un’epoca , la disgregazione sociale , il fallimento delle istituzioni , il degrado intellettuale di una classe politica corrotta e ignorante , Sono quasi arrivata alla fine e tirando le somme, sono in perdita e la responsabilità è anche mia come cittadina ed educatrice. Cerco di rimediare dedicando il mio tempo all’arte e alla cultura , a esprimere, nel mio ” miserissimo” spazio e col mio linguaggio artistico, che solo la cultura e l’educazione sociale, il rispetto e una coscienza morale,  possono capovolgere in positivo la situazione attuale.

N: L’arte e la pittura

Arte è l’acquisizione di una tecnica , di un mestiere, che si basa sull’esperienza e su capacità individuali.  Fin qui tutto semplice possiamo andare a fare la storia dell’origine del termine parlando delle corporazioni degli artigiani , e dei mercanti…..detti Speziali….e i musici e i commedianti e i pittori …etc. dal Medioevo in poi…Ma se volessimo tornare indietro , all’origine della nostra storia, arriveremo a quello che è stato il primo linguaggio scritto che l’uomo ha lasciato , i Graffiti, le prime opere pittoriche della storia dell’umanità. Oggi non esiste termine più ” vanesio” di questo e più abusato. Volendo essere banali diremo che la vera Arte l’ha creata la Natura nelle sue infinite e molteplici forme, e che noi umani abbiamo solo cercato di copiarla appropriandoci delle sue immagini, dei colori, dei suoni, delle danze, dei profumi, degli spazi, delle materie, degli elementi, delle emozioni,degli esseri che la compongono e la abitano.

Con la pittura fermiamo attimi e spesso attimi già fissati da altri pittori venuti prima di noi.….quindi è un continuo ripetersi nel tempo sempre delle stesse immagini , situazioni , avvenimenti…..La differenza è data dalle capacità individuali del pittore, nel copiare alla perfezione la realtà che vuole rappresentare, o il modo personale e originale che utilizza per la sua interpretazione. Proprio per queste differenti modalità nell’utilizzo dell’espressione artistica, nascono le correnti di “pensiero” di cui solitamente vi è un Primo arrivato al quale poi si aggregano gli altri…ogni epoca è differente, riflette le situazioni politiche ,intellettuali, religiose, sociali…e i pittori sono bravi nell’approfittare delle opportunità. Tra la grande massa degli Artisti…( parlo in generale di tutte le categorie dei citati …Speziali ), capita che qualcuno “urli fuori” , faccia la differenza…il Genio. La genialità non si può copiare è una dote innata ….. ma questa è la risposta ad un’altra domanda.

N: Quale è lo scopo dell’arte e quanto influenza realmente la nostra società

Oggi possiamo definire Arte tutto ciò che è “Comunicazione”. Dallo spot pubblicitario dei pannolini …dato in televisione, all’installazione Vivente col gregge di pecore alla Biennale di Venezia…dalle foto di Bresson esposte al Guggenheim di Bilbao alle opere dei Madonnari sui marciapiedi delle città.. .fino ai grafiti sulle pareti di alcuni palazzi, treni o metropolitane,  e ovviamente,  le opere di pittori , scultori , …esposte nelle gallerie,  musei, per il mondo…e ovviamente le opere architettoniche…Considerazione: Arte non è necessariamente,  sinonimo di “Bello”, vale il detto che è bello ciò che piace, nemmeno di “Originale”, nemmeno di “Unico”. Quindi, comunicare un qualsiasi “Messaggio” che arrivi a destinazione…sotto forme differenti di tecniche e tecnologie, è una forma di Arte. Alla conclusione di questa mia , è chiaro che se il messaggio arriva dove deve …lo scopo è raggiunto …ergo,  l’influenza che si ha verso i fruitori del “Prodotto” che si vuole proporre o imporre , è quella desiderata.

N: Aver vissuto il ’68 

Non è possibile parlare di quel periodo in maniera semplicistica…o senza cadere in false considerazioni del passato……almeno per molti miei coetanei è così. Io devo essere sincera non vivo nel ricordo nostalgico di quel periodo.anche perchè alla fine certe conquiste raggiunte in quegli anni sono state vanificate…gradualmente negli anni ’80 e ’90, da una politica corrotta e degradata, che ha le sue radici  proprio in quei movimenti rivoluzionari e estremisti nati allora,.e da  quei sindacati che hanno sostituito il ruolo di difensori dei diritti degli operai, con quello di politicanti per la salvaguardia dei loro privilegi e, anzi che difendere il diritto al Lavoro, difendono strenuamente il loro guadagno scendendo a compromessi che tutelano solo gli interessi del il cosidetto” Padrone”. Di quegli anni ricordo la guerra del Vietnam…gli hippye, il festival di Woodstoch nel ’69, la diffusione delle filosofie orientali…Bob Dylan…

N: La Sardegna come isola dell’arte

Mi piacerebbe poter pensare alla Sardegna come Isola Felice nel panorama nazionale per quanto riguarda l’arte e la culturale, ma non è così. Non significa che non sia ricca di elementi e personaggi validi e qualificati nei vari campi, in grado di sostenere un buon livello di competitività, diciamo che manca del supporto istituzionale e le competenze politiche, la volontà e un valido contributo economico per farle raggiungere una adeguata posizione di privilegio, che già potrebbe avere, grazie alla bellezza del suo territorio e delle coste.

N: Associazioni e iniziative artistico-culturali nella tua città

Diciamo che la città si salva grazie alle Associazioni culturali che cercano di far rinascere un interesse nei cittadini con iniziative culturali, che non siano solo i “concertucoli” del cantante “portato” in certi periodi dell’anno. Non voglio fare polemiche sterili, ma i contrubuti che vengono stanziati per l’intrattenimento, vanno solo e sempre ai soliti, che poi sono quelli che appunto, portano il cantate…o il gruppo musicale, ma che certamente non si occupano di cultura. Una delle associazioni è POP ( Progetto Ottobre In Poesia città di Sassari) che da 10 anni, grazie all’ impegno del suo fondatore, organizzatore,  “Padre”  Leonardo Omar Onida, si occupa splendidamente dell’organizzazione del Festival letterario internazionale al quale partecipano Artisti di grande levatura. Un’altra è l’UTE Università Tre Età, una vera e propria scuola con lezioni a carattere generale e corsi complementari su diverse discipline quali Storia dell’Arte, Filosofia, Letteratura , Lingue straniere. Pittura, Scultura…ecc.,  che ha festeggiato oltre 30 anni dalla sua fondazione. Ancora mi va di citare  il Centro Arte e Cultura “Giuseppe Biasi” che svolge un ruolo importante dando la possibilità a talenti artistici di esporre le loro opere ; La Neonata Respir’arte che ha cominciato con un’interessante iniziativa al parco di Monserrato ospitando in un  ambito caratteristico come il parco, Quadri , Installazioni , Sculture,  Fotografie d’autore, con la partecipazione di artisti anche giovani alla loro prima esperienza….mi fermo qui.

N: La tua esperienza con l’insegnamento

L’insegnamento presso l’UTE è più una collaborazione tra me e gli allievi/ve, che dura da 13 anni. Un’esperienza fantastica dal punto di vista umano, sociale oltre che intellettuale. Non solo per quanto concerne gli obbiettivi di qualità raggiunti, grazie all’impegno e la costanza , ma sopratutto per ciò che rimane di concreto nella storia dell’Associazione, che coraggiosamente va avanti con fatica nonostante le scarse risorse economiche. Mi sento molto gratificata dall’affetto e la stima che spesso si è trasformata negli anni in collaborazioni artistiche e amicizie concrete.

N: Essere un’artista donna

Essere Artisti non è una condizione di genere, o lo sei o non lo sei. Una donna ,per caratteristiche psico-fisiche, ha un modo differente nel percepire la realtà rispetto ad un uomo ma non è che un dettaglio, trascurabile, ai fini della realizzazione di un’opera artistica. Tralasciando ciò che sono le testimonianze del passato sulla scarsa presenza delle artiste donne, rispetto agli artisti maschi, oggi questa differenza non sussiste più. Per quanto mi riguarda , mi considero una “speziale”, un’artigiana e come tale mi muovo e comporto.

N: I 5 artisti che hanno davvero influenzato la tua visione

Per il disegno sicuramente l’eccellenza, Leonardo Da Vinci;
Per la genialità e la follia Hieronymus Bosch;
Per la straordinaria capacità nel rappresentare luci e ombre Caravaggio;
Per la destrezza e la competenza nell’arte della decorazione e dell’utilizzo del colore Klimt;

Per ultima la più grande tra gli artisti, fonte di ispirazione -Madre Natura.

N: Linkaci una tua opera
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N: Il vero artista e quello falso
In parte a questa domanda ho gia espresso il mio parere. Essere Artisti è una condizione mentale che unisce alla destrezza e conoscenza, studio e applicazione, una capacità geniale intrinseca, innata che o si ha  oppure …si è dei semplici esecutori di copie. Un artista lo distingui immediatamente è come se in un cesto di fragole rosse, mature, perfette  ci fosse una mora . Può essere un frutto dolce e succoso, gustoso o aspro , ma non è una fragola….nella massa farà la differenza.
N: La Sardegna, come la dipingeresti ? 

La rappresenterei come un Grifone in attesa dell’ultimo palpito di vita del suo futuro pasto. Immenso, con la ali aperte, il becco pronto a cibarsi,  gli artigli  ad afferrare la preda. Immagine poco piacevole se pensiamo solo alla descrizione che ho fatto, in realta il grifone è un avvoltoio che da bravo spazzino ripulisce dalle “Carogne” il territorio.

N: Descrivici il tuo studio , le materie e tecniche che prediligi 

Non posso descrivere il mio “Studio” perchè è dentro la mia testa. Se invece parliamo del luogo dove lavoro, è caotico, disordinato, strapieno di astucci ,attrezzi, bacchette, bastoncini, barattoli, cavalletti,colori, colle, conchigli, carta, cartone , chiodi, decori , fascette, fogli, fiori , ganci, gomme, gusci, giocattoli, lampade, lime, libri, librerie, luci, matite , nastri , orologi punte, piatti, pastelli, pasticci, pennelli, quadri , righe, ragni, ragnatele, sedie, spatole, sgabelli, tavoli, trottole, temperamatite, tavolozze, tinte, telai, tela……tutto unito variamente insieme crea un risultato che è il frutto dello studio mentale. Le tecniche pittoriche vanno utilizzate tutte, studiate e sperimentate; dall’acquerello, all’olio ma  sempre fondamentale è l’uso della carta e della tela.

N : Progetti per il presente

Facendo parte di diverse associazioni culturali, ho davvero poco tempo per stare inattiva. Attualmente sto collaborando insieme ad altri artigiani come me, all’allestimento del Festival letterario Ottobre in Poesia. Progetti tanti ma per scaramanzia non voglio parlarne.

N : Un’esperienza che non puoi dimenticare e che vuoi condividere 

La prima volta che ho partecipato ad una Rassegna di pittura Organizzata a Sorso  La prima edizione de” Premio Pietro Antonio Manca” avevo 22 anni e mi assegnarono il secondo premio sezione acquerello. Non aspettandomi alcun risultato fu una vera emozione, anche perchè non ero nessuno , come adesso, ma ero fiduciosa, ingenuamente ritenevo che i premi fossero tutti attribuiti per premiare il  talento…dopo alcuni anni ho scoperto che non è così….e non ho più partecipato.

N : Esalta nootempo.net , e salutaci con una citazione
Menomale che ci siete. Ammiro molto il coraggio e la passione che “nootempo.net” mette in quello che fa. Non è facile riuscire a suscitare interesse producendo Arte, Cultura, Informazione e sopratutto Musica …poi ho un particolare affetto che mi lega ad Alessandro e ho imparato ad apprezzare le sue grandi capacità professionali e artistiche. “Era una notte buia e tempestosa….” per fortuna è arrivata nootempo.net …”e luce Fu”….Grazie

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