Intervista analogica. tra Caos e dettaglio, il segno dell’artista sassarese Rita Oni
Cerco di rimediare dedicando il mio tempo all’arte e alla cultura , a esprimere, nel mio ” miserissimo” spazio e col mio linguaggio artistico, che solo la cultura e l’educazione sociale, il rispetto e una coscienza morale, possono capovolgere in positivo la situazione attuale.
Sono orgogliosamente Sarda, donna, figlia e madre. Faccio parte di quella generazione che, le ha ” prese” in parte e che le ha vissute “quasi”.Cosa voglio dire? Benessere e Tecnologia, Declino e Degrado…E’ facile capire il senso. Ho beccato il benessere degli anni ’60 , le conquiste sociali del ’68, i benefici della tecnologia che ha cambiato le nostre abitudini radicalmente……ma ho vissuto ,ancora non completamente, il declino di un’epoca , la disgregazione sociale , il fallimento delle istituzioni , il degrado intellettuale di una classe politica corrotta e ignorante , Sono quasi arrivata alla fine e tirando le somme, sono in perdita e la responsabilità è anche mia come cittadina ed educatrice. Cerco di rimediare dedicando il mio tempo all’arte e alla cultura , a esprimere, nel mio ” miserissimo” spazio e col mio linguaggio artistico, che solo la cultura e l’educazione sociale, il rispetto e una coscienza morale, possono capovolgere in positivo la situazione attuale.
N: L’arte e la pittura
Con la pittura fermiamo attimi e spesso attimi già fissati da altri pittori venuti prima di noi.….quindi è un continuo ripetersi nel tempo sempre delle stesse immagini , situazioni , avvenimenti…..La differenza è data dalle capacità individuali del pittore, nel copiare alla perfezione la realtà che vuole rappresentare, o il modo personale e originale che utilizza per la sua interpretazione. Proprio per queste differenti modalità nell’utilizzo dell’espressione artistica, nascono le correnti di “pensiero” di cui solitamente vi è un Primo arrivato al quale poi si aggregano gli altri…ogni epoca è differente, riflette le situazioni politiche ,intellettuali, religiose, sociali…e i pittori sono bravi nell’approfittare delle opportunità. Tra la grande massa degli Artisti…( parlo in generale di tutte le categorie dei citati …Speziali ), capita che qualcuno “urli fuori” , faccia la differenza…il Genio. La genialità non si può copiare è una dote innata ….. ma questa è la risposta ad un’altra domanda.
N: Quale è lo scopo dell’arte e quanto influenza realmente la nostra società
N: Aver vissuto il ’68
N: La Sardegna come isola dell’arte
Mi piacerebbe poter pensare alla Sardegna come Isola Felice nel panorama nazionale per quanto riguarda l’arte e la culturale, ma non è così. Non significa che non sia ricca di elementi e personaggi validi e qualificati nei vari campi, in grado di sostenere un buon livello di competitività, diciamo che manca del supporto istituzionale e le competenze politiche, la volontà e un valido contributo economico per farle raggiungere una adeguata posizione di privilegio, che già potrebbe avere, grazie alla bellezza del suo territorio e delle coste.
N: Associazioni e iniziative artistico-culturali nella tua città
Diciamo che la città si salva grazie alle Associazioni culturali che cercano di far rinascere un interesse nei cittadini con iniziative culturali, che non siano solo i “concertucoli” del cantante “portato” in certi periodi dell’anno. Non voglio fare polemiche sterili, ma i contrubuti che vengono stanziati per l’intrattenimento, vanno solo e sempre ai soliti, che poi sono quelli che appunto, portano il cantate…o il gruppo musicale, ma che certamente non si occupano di cultura. Una delle associazioni è POP ( Progetto Ottobre In Poesia città di Sassari) che da 10 anni, grazie all’ impegno del suo fondatore, organizzatore, “Padre” Leonardo Omar Onida, si occupa splendidamente dell’organizzazione del Festival letterario internazionale al quale partecipano Artisti di grande levatura. Un’altra è l’UTE Università Tre Età, una vera e propria scuola con lezioni a carattere generale e corsi complementari su diverse discipline quali Storia dell’Arte, Filosofia, Letteratura , Lingue straniere. Pittura, Scultura…ecc., che ha festeggiato oltre 30 anni dalla sua fondazione. Ancora mi va di citare il Centro Arte e Cultura “Giuseppe Biasi” che svolge un ruolo importante dando la possibilità a talenti artistici di esporre le loro opere ; La Neonata Respir’arte che ha cominciato con un’interessante iniziativa al parco di Monserrato ospitando in un ambito caratteristico come il parco, Quadri , Installazioni , Sculture, Fotografie d’autore, con la partecipazione di artisti anche giovani alla loro prima esperienza….mi fermo qui.
N: La tua esperienza con l’insegnamento
L’insegnamento presso l’UTE è più una collaborazione tra me e gli allievi/ve, che dura da 13 anni. Un’esperienza fantastica dal punto di vista umano, sociale oltre che intellettuale. Non solo per quanto concerne gli obbiettivi di qualità raggiunti, grazie all’impegno e la costanza , ma sopratutto per ciò che rimane di concreto nella storia dell’Associazione, che coraggiosamente va avanti con fatica nonostante le scarse risorse economiche. Mi sento molto gratificata dall’affetto e la stima che spesso si è trasformata negli anni in collaborazioni artistiche e amicizie concrete.
N: Essere un’artista donna
Essere Artisti non è una condizione di genere, o lo sei o non lo sei. Una donna ,per caratteristiche psico-fisiche, ha un modo differente nel percepire la realtà rispetto ad un uomo ma non è che un dettaglio, trascurabile, ai fini della realizzazione di un’opera artistica. Tralasciando ciò che sono le testimonianze del passato sulla scarsa presenza delle artiste donne, rispetto agli artisti maschi, oggi questa differenza non sussiste più. Per quanto mi riguarda , mi considero una “speziale”, un’artigiana e come tale mi muovo e comporto.
N: I 5 artisti che hanno davvero influenzato la tua visione
Per ultima la più grande tra gli artisti, fonte di ispirazione -Madre Natura.
La rappresenterei come un Grifone in attesa dell’ultimo palpito di vita del suo futuro pasto. Immenso, con la ali aperte, il becco pronto a cibarsi, gli artigli ad afferrare la preda. Immagine poco piacevole se pensiamo solo alla descrizione che ho fatto, in realta il grifone è un avvoltoio che da bravo spazzino ripulisce dalle “Carogne” il territorio.
N: Descrivici il tuo studio , le materie e tecniche che prediligi
Non posso descrivere il mio “Studio” perchè è dentro la mia testa. Se invece parliamo del luogo dove lavoro, è caotico, disordinato, strapieno di astucci ,attrezzi, bacchette, bastoncini, barattoli, cavalletti,colori, colle, conchigli, carta, cartone , chiodi, decori , fascette, fogli, fiori , ganci, gomme, gusci, giocattoli, lampade, lime, libri, librerie, luci, matite , nastri , orologi punte, piatti, pastelli, pasticci, pennelli, quadri , righe, ragni, ragnatele, sedie, spatole, sgabelli, tavoli, trottole, temperamatite, tavolozze, tinte, telai, tela……tutto unito variamente insieme crea un risultato che è il frutto dello studio mentale. Le tecniche pittoriche vanno utilizzate tutte, studiate e sperimentate; dall’acquerello, all’olio ma sempre fondamentale è l’uso della carta e della tela.
Facendo parte di diverse associazioni culturali, ho davvero poco tempo per stare inattiva. Attualmente sto collaborando insieme ad altri artigiani come me, all’allestimento del Festival letterario Ottobre in Poesia. Progetti tanti ma per scaramanzia non voglio parlarne.
La prima volta che ho partecipato ad una Rassegna di pittura Organizzata a Sorso La prima edizione de” Premio Pietro Antonio Manca” avevo 22 anni e mi assegnarono il secondo premio sezione acquerello. Non aspettandomi alcun risultato fu una vera emozione, anche perchè non ero nessuno , come adesso, ma ero fiduciosa, ingenuamente ritenevo che i premi fossero tutti attribuiti per premiare il talento…dopo alcuni anni ho scoperto che non è così….e non ho più partecipato.
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