Interviste Analogiche. Da Sassari a Londra il suono di Carne from Dirty Dagoes

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Con le nostre interviste Analogiche ci capita spesso di esplorare il mondo dei Producers sardi ( e non solo isolani ) . Costruttori di suoni dal confine, creano stando spesso nell’ombra ma restano fondamentali per molti progetti musicali. Da Sassari a Londra attraverso il collettivo DOPENOIZEPROD presentiamo un producers di tutto rispetto. Si racconta alla nostra webzine Carne , classe 83, Beatmaker  che con i samples ci sa fare davvero. Come sempre massima condivisione e fate una buona lettura ( ogni tanto fa bene…conoscere ) .

N: Carne e la sua breve scheda personale
Riccardo Capra, classe 83, in arte Carne. Appassionato di cultura hip hop dal 1993, fondatore del collettivo DOPENOIZEPROD. e componente della crew internazionale Dirty Dagoes dal 2013. Muove i primi passi nella scena Hip Hop sassarese come “writer” intorno all 2000. Si appassiona quasi immediatamente al beatmaking grazie al suo amico Nicola Mura in arte Mr. Pof, beatmaker, altra figura importante della scena del Nord Sardegna.

N: La strada, i tuoi ricordi
La strada per me è sempre stata molto importante come fonte di ispirazione musicale e per la crescita personale. È grazie alla strada (più la piazzetta, nel mio caso, in verità) che sono entrato in contatto con questa cultura (Brofist), Quasi tutte le persone che ancora oggi reputo amici le ho conosciute li, in un modo o nell’altro.

N: L’hip hop
È un un argomento con cui si rischia di scottarsi, soprattutto di questi tempi! Per quanto mi riguarda, sono stanco di cercare di capire cosa sia giusto o sbagliato per questa cultura. Non sono un esaltato né uno che se ne frega totalmente o ci vuole solo speculare, io preferisco stare al centro… fare la mia cosa, vivermela a cuor leggero. Fai il tuo e non cagare il cazzo, ma con consapevolezza, perché poi tutti i nodi vengono al pettine. Non ci sono scorciatoie, bisogna studiare e dimostrare ciò che hai imparato e questo vale nell’arte, in generale…E non solo.

N: Descrivici il tuo suono
Non saprei… Come descrivere il mio suono? Il problema è che cambia ad ogni produzione! Diciamo che cerco sempre di rispettare quelle 3 o 4 regole fondamentali che mi sono state insegnate e che secondo me sono imprescindibili. Io studio molto, guardo moltissimi video di beatmaking, prendo spunto e cerco sempre di imparare tecniche nuove da applicare alle mie produzioni.. Al momento non credo di avere trovato la mia dimensione, ma non credo non sia un male, per molti versi. Molte persone dicono che c’è qualcosa che caratterizza tutte le mie produzioni… ma sinceramente non ho capito che cosa! Per me l’aspetto importante è riuscire a far immaginare (visivamente) qualcosa a chi ascolta o di ricordare… perché no? Tecnicamente parlando, amo usare samples di qualsiasi genere (dai 90 in giù) batterie marcissime (sì, anche drum kit) e synth: li amo cazzo, tutta colpa di EL-P!

N London e la tua esperienza in UK
Negli ultimo 3 anni ho vissuto a north London (Hackney e Tottenham) e credo che ci tornerò presto, molto presto! Spero dopo l’estate. Londra mi ha dato e tolto tantissimo. Mi ha profondamente cambiato, quasi completamente, sia umanamente che artisticamente.  Mi ricordo un giorno un paio d’estati fa: stavo suonando l’MPC in terrazzo ad Hackney e ricordo i ragazzini nel campo da basket sotto casa che si prendevano bene e se la ballavano! ecco questo per me è il bello di Londra. Per non parlare del digging e dei live (non solo Hip hop), ma qui dovrei dilungarmi! Posso dire però che trovare DOOM e Mos Def gratis nel localino sotto casa ti fa sorvolare tutti i lati negativi della vita frenetica e la nostalgia di casa.

N: Sassari
Sassari ora come ora non la riconosco, ma forse sono io che sono cambiato. Artisticamente è morta, per quanto riguarda il rap soprattutto.  Non posso dire altrettanto delle altre tre culture, perché lì qualcosa si muove sempre (Simo-G avrebbe qualcosa da insegnare, per esempio). Credo che il problema più grande di questa città sia l’invidia: certa gente preferisce parlare male al mettersi in gioco. Ma la cosa che mi fa più incazzare è che non si trovino vinili decenti. Mi manca andare nei mercatini a fare diggin’ con un caffe bollente in mano. Per il resto non posso lamentarmi: alla fine è casa mia.

N Il tuo studio , le tue macchine
Allora: c’è Lucifer mangia samples, il mio MPC5000, comprato a Londra il primo anno, dopo una brutta avventura con il Beat Thang (accidenti a me ).  Poi ho un Microkorg XL a cui manca un tasto, sempre comprato a Londra, che uso per bassi, pad e lead, monitor KRK Rokit 5, un interfaccia audio Akai Eie-Pro che odio profondamente (grazie Akai), un microfono AKG (non ricordo il modello), due paia di cuffie (Sony MDR-7506 e AKG k271 Mk2), più un preamplificatore/compressore della M-Audio che uso per con il Korg e per il microfono. Uso anche Logic Pro X con poche VST selezionatissime: Trillian e i bundles della D-16 e Plugin Alliance, che sono tra le mie preferite.

N La cassa e il rullante
La cassa e il rullante sono ciò che caratterizza una produzione hip hop, secondo me, ancora di più del taglio del sample. Certi produttori li riconosci dal primo rullante. Passo giornate intere a tagliare rullanti e casse e lavorarli. Come ho detto, sono un fanatico delle drum marcissime: vorrei ricomprare un ASR-10 on un EPS-16Plus per “sporcarle”. Provateci a tagliare un break ogni tanto: usate ‘ste cazzo di plugin per qualcosa di buono! (Se vi serve un buon sampler virtuale vi consiglio Geist della Fxpansion)

N I 5 dischi che ti porteresti anche all’inferno
1 EL-P: tutto ciò che ha prodotto (gli mp3 a qualcosa serviranno, no?)
2 Neffa – 107 Elementi
3 RANCID – Indestructible
4 Jedi Mind Tricks – The Thief and the Fallen
5 Dilated Peoples – The Platform

N Web , social dove possiamo trovarti in rete
Per iniziare, ho un profilo Sound cloud .Ho anche un canale youtube, in cui prima caricavo qualche video di beatmaking fatto alla cazzo di cane!

N Linkaci una delle tue ultime produzioni
A questa sono particolarmente affezionato (https://soundcloud.com/carnedopenoizeprod/solitude). Sono stato fermo quasi otto mesi a Londra: avevo perso la fotta, diciamo! Questa è una delle poche produzioni che ho fatto che un po’ mi piace, da quando ho ripreso in mano l’Akai. Devo mettermi sotto!

N Un Video clip che ti rappresenta
Non sono un grande patito dei video clip (specialmente italiani), ma se dovessi consigliarne uno credo che sarebbe Cristal Cindy di Dirty Dike. Quasi tutti i video della High Focus sono potentissimi.

N Storie e miti da distruggere….
Per quanta riguarda il Sampling, beh… viva internet! Non me ne vogliate, ma se continuate con ‘sta solfa di “no io solo vinile” allora siete dei pupazzi! E guardatelo qualche video di beat making di gente che sa quello che fa, così vi fate un’idea! Poi direi L’ANALOGICOOOOOOOOO… Lo so! Lo so! Ma non è che se hai lo studio da 30.000 Euro pieno di giocattoli costosissimi, allora automaticamente suoni da paura! Le idee e la competenza fanno la differenza.

N Progetti per il presente ?
Al momento sto lavorando ad alcuni progetti con Chars Bronzon per DirtyDagoes e spero di riuscire, prima o poi, a fare un beat tape con Mr. Nobody e il resto della DOPENOIZEPROD.

N Esalta Nootempo.net e manda un tuo messaggio al mondo sommerso
“Support Your Local Artist” è un messaggio che andrebbe diffuso di più in tutti gli ambienti artistici. Ringrazio Nootempo.net per questa opportunità e ringrazio Gangalistics perché è anche grazie a lui se oggi sono qua! I see you bro!

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