Interviste Analogiche. La colonna sonora senza compromessi di Carlo Bagnolo.

No Rating

Intervistiamo Carlo Bagnolo , producer, discografico, rivoluzionario culturale o  come ama definirsi lui persona Onesta che da vent’anni lavora nel campo della musica per la Gloriosa etichetta Romana  Cinevox, la stessa che ha editato centinaia di colonne sonore memorabili  ( basti pensare che il Maestro Morricone ha composto e lavorato per questa label italiana ) e prodotto alcuni lavori di band sarde storiche tra cui Mucca macca, Sa Razza Eyaa , punkillonis. Abbiamo voluto intervistarlo per avere una testimonianza autorevole e spassionata sulla musica e su quello che oggi gira intorno ad essa a un mercato che è cambiato parecchio con l’avvento del digitale e delle piattaforme social.  Da Cagliari a Roma, un viaggio sonoro appassionato e senza compromessi di chi ha fatto della Musica un lavoro onesto senza mai smettere di lottare. 

Nel corso degli anni, la Cinevox Record ha collaborato con i più celebri compositori di colonne sonore, oltre che con numerosi significativi artisti di musica jazz, world, pop e rock.

N iniziamo la nostra intervista con la tua scheda personale
Nato a cagliari nel 64, liceo classico Dettori e poi università a roma con laurea in psicologia, specializzato in psicoterapia psicoanalitica, ho collaborato nella prima metà dei anni 90 con la cattedra di psicologia dinamica per poi trovarmi a un bivio quando ho iniziato a lavorare per la Cinevox record (1994).  Ho lasciato la psicologia per dedicarmi al mondo dei lustrini e le luci abbaglianti del mondo dello spettacolo.

N Carlo Bagnolo Produttore discografico, talent scout , manager o Rivoluzionario ?
Credo solo di essere una persona onesta, non giro intorno alle cose e sono sempre chiaro… rivoluzionario lo sono stato nel mio personale… con effetti e danni nella mia sola vita, ho pagato certe scelte e a volte vorrei aver scelto le strade in discesa… il classico posto fisso, la semplicità di una piacevole vita cagliaritana etc.

N La Cinevox
Che dirti? … una miniera di suoni che fa storia … da Morricone ai Sa Razza … da Umiliani a Mucca macca… ancora oggi dopo venti anni e passa di lavoro scopro nuove tracce nuovi artisti.

N Apriamo insieme un’etichetta discografica ?
Non è più tempo se la cosa è intesa in un’ ottica passata, il digitale ha purtroppo frantumato il mondo delle piccole etichette di qualità, poteva essere l’occasione per crescere e invece è andata diversamente. Ricordo fino ai primi anni 2000 i voli per nizza da roma, per il mitico midem, 4 voli carichi di discografici, produttori artisti e ciarlatani… tutto finito …  ci si trova in in 3 o 4 sopravvissuti e si parla di chi è rimasto a roma perchè non ne vale la pena o ha proprio cambiato lavoro perchè non si campa più. Una nuova etichetta ha un senso solo se si vuole lavorare per la massima qualità e avendo le spalle coperte da un mecenate/sponsor. Ci sono spese fisse e continue e non puoi spiegare al proprietario delle mura che deve aspettare 6 mesi per l’affitto dello studio.

N Hai lavorato molto con un’altra band sarda, i Punkillonis
Si ancora li seguo e quando possibile do una mano, buon gruppo garage punk, immersi di cccp e tanto altro, mancano di quel pizzico di crudeltà che li faccia emergere nel contesto. Anche l’isola non aiuta come tu ben sai. O ti leghi ai carrozzoni politici e ti ritrovi coi nuraghi di sughero, balli tondi e fil’e ferru fasullo  o galleggi in attesa che qualcosa succeda

N I Mucca Macca
Stesso problema punki, l’isola… per quanto tu possa far uscire il prodotto con buon successo in italia e magari all’estero (i mucca andarono bene in Germania, Giappone e qualcuno iniziava a muoversi per loro in UK) poi devi continuare a coltivare il terreno continentale… se no tutto viene digerito e sparisci dalla scena underground, quella da cui poi emergono le novità

N L’iva al 22% sui prodotti musicali ( cd, vinili etc )
Colpa nostra, lasciamo fare tutto agli altri… la mentalità è sempre quella che la musica è divertimento futile e non business quindi paghi di più

N Il vecchio caro nero Vinile …
Speriamo regga nel tempo, è in pieno boom e a 20 anni non trombi se non hai il giradischi a casa.

N La SIAE è spesso al centro di tante polemiche, cosa ne pensi di questa società privata che di fatto detiene ben saldo un monopolio.
Tutto il male possibile ma sperando che non venga soppiantata da terzi, va migliorata e magari ripulita, se pensi che rubiamo (parlo come italiani in generale) sui farmaci le malattie e i bambini ti assicuro che le furbate sul diritto d’autore sono acqua fresca. Chi sta spingendo per togliere di mezzo la Siae o perlomeno per ridimensionarla non è un san francesco o madre teresa…. ci sono grossi interessi in ballo, grossi gruppi che stanno affilando i coltelli per poter magnare anche loro (dalle major alle banche, sindacati, partiti politlicanti etc etc). Insomma viva la siae, facciamo in modo che funzioni bene e occhio a chi arriva che ti frega pure le mutande (hai presente la liberalizzazione dell’energia? Più o meno il rischio è quello… furbacchioni che ti inculano col sorriso pubblicitario).

N 2001 Sa razza e il glorioso album EYAA
Disco meraviglioso, tuttora valido e solido. Bel gruppo ricco di personalità. Avevamo un possibile treno in partenza ma un amico sardo piu sardo dei sardi decise di ripartire da zero. Massimo rispetto ma ‘Tacci tuaaa quilo! ( ndr. Quilo risponde ” eh oh Carlito, la musica , i progetti non possono essere eterni sennunca diventavamo tipo i cugini di campagna ) 

N La Sardegna puo’ farcela … oppure no?
La Sardegna può farcela se accetta di non inseguire modelli esterni ma costruire su se stessa… e coi limiti enormi che tutto ciò comporta; a cagliari naque il web italiano, Grauso fu geniale , un’occasione unica per l’isola, uno sviluppo pulito non inquinante … potevamo costruire un mondo nuovo rispettando la nostra sardegna, le nostre cose, la natura … Non vedo nulla di buono a Ottana o Portovesme … modelli esterni caricati di soldi pubblici slegati dalla realtà isolana… risultato? disoccupati, inquinamento, fame rabbia incazzo etc

N Roma
Non ne posso più e invidio i cagliaritani … ma so che è meglio un bel ricordo di Casteddu che il tedio che ti travolge dopo un po’ che ci vivi… ora con una figlia piccola ci vivrei bene ma fino a pochi anni fa mi spaventava. Ho avuto la fortuna di passare un anno a cagliari dopo 10 anni a roma e mi sono reso conto che il negativo ce lo portiamo dentro dovunque viviamo

N Ma quindi Ennio Morricone ha davvero plagiato i Subsonica ?
Naaaa…. non so se si sappia ufficialmente e spero di non avere rogne per questa dichiarazione ma la colonna sonora di Tarantino è un recupero di vecchia colonna sonora accantonata all’epoca e ripresa per l’occasione… nonostante i tanti anni sulla scena i subsonica sono rimasti i pischelli puri e ingenui degli inizi.

N Linkaci un video che ti rappresenta
mario arrodugò da castagna rende l’idea 😉
N I 5 dischi che ti hanno lasciato un segno indelebile

non in ordine di importanza, 5 periodi segnati da questi:, nulla di troppo alternativo comunque
– de la soul / 3 feet high …
– cccp/affinità -divergenze …
– siouxie -kaleidoscope
– miles davis kind of blue
– janis joplin, una raccolta fine 70 primi 80, nn ricordo titolo

N Alle volte gli Artisti ti fanno incazzare …
Parecchio si ma non credo ci siano lavori dove non ti incazzi no? So’ artisti vanno capiti e presi per come sono.

N i tuoi progetti per il presente, produzioni, novità …
Abbiamo appena firmato con 2 distribuzioni (cd e vinile), delirio puro, dobbiamo rimettere sul mercato decine di titoli ormai fuori catalogo e con molta richiesta.
Il bello delle colonne sonore è che pur non raggiungendo vette di classifica sai per certo che le mille copie le hai garantite ogni anno, una volta che hai stampato
quei 50 titoli capisci che il discorso è interessante anche dal punto di vista economico.

N Elogia nootempo.net e manda un messaggio ai giovani che vogliono far diventare la musica un lavoro…
Nootempo è il mondo chi ha avuto il coraggio di essere se stesso, senza sconti ne scorciatoie, massimo rispetto Musica/lavoro … sono due parole che da tempo si legano con difficoltà ma la passione unità alla qualità può essere il miglior collante.

Tags