Interviste Analogiche.La Sardegna dall’anima cubana, il groove dei The Rocies .

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La Sardegna incontra Cuba, le due isole ispirano questa formazione dal Groove black i The Rocies. Un meltin pot tra jazz, soul, funk; musica fresca e indipendente che fa di questo quartetto una assoluta novità nella scena musicale sarda e non solo. Un singolo prodotto, numerosi live e un primo EP in arrivo. Si raccontano liberamente alla nostra intervista analogica che come sempre lascia spazio e aria fresca a chi produce progetti e musica di qualità.  Condividete, postate e moltiplicatevi perchè come dicono the rocies ” Collaborate con altri artisti che stimate.Solo così si potrà andare avanti, abbiamo bisogno di una scena Sarda compatta. ” 

N Presentateci la vostra scheda artistica
The Rocies è il nome di una band che suona la sua forma di Black Music.La Black Music è musica nata da popoli lontani dalla propria terra.Per quanto ci riguarda non solo il Soul, Jazz, Funk ma anche certa musica Cubana, il Reggae e tanti altri generi sono Black Music.

N La musica per The Rocies
Tutti i componenti del nostro progetto hanno scelto chiaramente di fare della musica anche un lavoro. E’ come l’aria e abbiamo continuamente bisogno di respirare aria pulita….

N Sardegna meets Cuba, come avviene questo incontro ?
(Stefano)
Anabel venne in Europa in tour con la sua band Salsa, nel 2002.Un mese lo passarono in Sardegna, ero il loro fonico. Poi io andai a Cuba, circa due anni, mollando il conservatorio. tornando solo con il bel tempo per fare il fonico nelle piazze e suonare racimolando così un po’ di spiccioli. Ci siamo quindi stabiliti qui, anche se Cuba ci manca molto.E’ un posto estremamente interessante.Li ho studiato musica cubana con alcuni musicisti locali. Mi è servito molto perché poi qui ho suonato per molti anni in formazioni Latin.Verso il 2010 con Anabel avevamo scritto un po’ di pezzi Soul, con sottili influenze Latin.L’idea era quello di fare un trio vocale, tipo le Supremes. Trovai le altre due buone cantanti che dopo nemmeno due anni decisero di non continuare con un disco già registrato. Fu un brutto colpo. Nel 2012 Anabel se ne andò nuovamente a Cuba e io preparai un progetto di musica Timba Cubana vecchio stile che si chiamava Derroche Cubano in attesa del suo ritorno. Al piano avevamo Andrea Sanna, fresco di Tumbao. Con lui decisi di riesumare il progetto Soul, non esisteva più un pubblico per le band latin in Sardegna.Tornò Anabel e con Nicola Vacca ci siamo chiusi in sala tutto il 2014, provando nuovi pezzi e arrangiamenti. Ecco quindi The Rocies, non più un trio vocale ma una Band. Come vedi la nostra storia è un continuo rincorrersi con la Isla !

N Cosa è il Groove ?
E’ quella “cosa” che fa battere il piede alla gente, che la fa ballare, che ti fa muovere la testa, le gambe, il culo. A tempo.

N Suonare musica live è sempre piu’ difficile
La Sardegna da questo punto di vista è un posto “strano”. La musica live è la principale fonte di reddito dell’ industria musicale ma lo stato italiano non ha assolutamente prodotto delle leggi adeguate che tutelino e incentivino questo mestiere. Meglio l’industria chimica. (…) Nel nostro piccolo sappiamo bene che qui non è possibile fare molte date. Stiamo cercando di provare a muoverci all’ estero. Abbiamo quindi puntato molto su un suono internazionale e su un formato piccolo e compatto per ridurre i costi di un eventuale trasferta. Quello che serve alla scena Sarda è buona promozione e booking. Da parte nostra cerchiamo di produrci con estrema cura per i dettagli, ma è una sfida difficile economicamente. “Se non hai soldi non fai soldi” Localmente il problema è che spesso i nostri promoter tendono a vendere dei prodotti precotti e uguali l’uno con l’altro. Questo porta e ha sempre portato prima o poi ad una distruzione di una realtà locale. Pensa per esempio alla nostra word music. Al posto di essere valorizzata e esportata, al posto di spingere per un prodotto di qualità si sono creati mille cloni senza nessun vero legame con le nostre origini, ad uso e consumo delle tv locali e delle feste di piazza, con relativi playback, repertori fotocopia e nessuna attenzione per il suono e la produzione. Questo atteggiamento ha allontanato e diseducato il pubblico. Spesso chi va ai concerti gratuiti nelle nostre piazze o locali è li per caso, non ha un interesse verso lo spettacolo. Solo creando delle collaborazioni tra artisti possiamo farcela. Scambiarci contatti, date, creare una scena. Con internet è possibile. Intanto venite a sentirci Live!

N Come si tiene in armonia una Band ?
Noi lo facciamo lavorando con la massima chiarezza possibile tra noi. Abbiamo per esempio tutti degli altri progetti musicali e siamo liberi di seguirli. Nicola e Andrea con SVM, Stefano con la band di Marras,  Anabel da sola continua a fare salsa e musica dei Caraibi.  La priorità spesso viene data a ciò che ci permette di vivere, non abbiamo altra scelta. Questo ci rallenta molto ovviamente perché al momento The Rocies produce solo spese. Per fortuna abbiamo tutti e quattro un carattere molto pacifico. E’ facile andare d’accordo. Abbiamo moltissimi gusti e obbiettivi in comune e la differenza di età non è un problema.

N Un concerto che non scorderete facilmente
Beh a me personalmente (Stefano) ultimamente ha impressionato tantissimo il concerto di Irakere che ho visto questa estate. Andrea e Nicola citano Medesky Martin & Wood al Time In Jazz. Anabel il concerto di James Brown a la Caletta… che bello!

N i 5 Album che vi hanno in qualche modo ispirato

Stefano:
-Irakere: the legendary Irakere in London: come mischiare la tradizione cubana con il funk e il jazz. -Joni Mitchell “ Hejira” , album perfetto. Più legati alla mia infanzia, ero alle scuole elementari/medie: Una raccolta di Miles Davis e una dei Weather Report comprata in edicola da mio padre, fu così che decisi per il basso, mi piaceva troppo il sound di “Fat Time” di Miles e di Punk Jazz dei Weather Report. Dai Credits non sapevo neppure chi fossero i bassisti, no Google! Un approccio simile a quello che abbiamo adottato con Rocies lo puoi trovare nel disco omonimo di Orlando Cachaito Lopez.

Nicola:
– Robert Glasper Experiment
-Heernt “locked in a basament”
-Headhunters “Headhunters”
-Genesis “Selling England by the pound”
– John Scofield “A Go Go”

Andrea:
– Headhunters “Headhunters”
John Scofield “A Go Go”
Frank Zappa “ One sitze fits all”
Deep Purple “ Machine Head”
Pink Floyd “The dark side of the moon”

Anabel:
-Stevie Wonder “Talking book”
-Micheal Jackson “Thriller”
-Aretha Franklin una cassetta che avevo a Cuba
-Maxwell “black summers night”
-dei vecchi nastri piena di boleros che avevo a Cuba

N Un Viaggio, una piccola storia
Te ne racconto una io ( Stefano )
Ero a Cuba con il visto in scadenza. Dovevo uscire dal paese e rientrare e decisi di andare in Messico in giornata. Il biglietto era il meno caro, si parla Spagnolo e Cancun non era un posto pericoloso. Per caso due giorni prima di partire scoprii che avevo bisogno di un biglietto per tornare in Italia (che non avevo) altrimenti in Messico alla frontiera mi avrebbero messo una multa di circa 10000$ e detenuto per non so quale legge strana. Andai in un agenzia viaggi all’ Havana e mi fecero un biglietto falso che naturalmente non appariva sui computer ma che era uguale ad un normale biglietto aereo. Al ritorno per l’Havana mi chiesero questo biglietto e per fortuna la operatrice non verifico nel computer. Mi andò bene. In un giorno solo in Messico riuscii: a ustionarmi con il chili -ad attraversare una villa privata di un tal senatore americano dove c’erano dei Messicani che lavoravano per dirigermi alla spiaggia e addormentarmi con “Refuge of the Roads di Joni Mitchell”  -a fare il viaggio di ritorno con una coreografa di NY molto famosa che aveva lavorato per il cinema e per Madonna. NY: “Italiano?” S: “No Sardo” NY: “la musica pop italiana fa schifo. Ramazzotti fa schifo. Io odio la vostra musica pop” S “ Anche io” NY “allora siamo amici”.

N La Aboliamo la Siae ?
Questa Siae si. E’ solo un peso per le piccole realtà indipendenti, mi riferisco non solo agli artisti. Oggi per fortuna è possibile affidarsi a delle alternative. Io e Anabel siamo iscritti a Prs for music, la Siae inglese. Costa molto meno, è una realtà moderna e trasparente. Per i diritti d’autore ci siamo affidati a Patamu.
Giovani artisti non iscrivetevi alla SIAE.  La nostra è una scelta politica.

N Linkateci un Video che vi rappresenta
Beh purtroppo per semplici motivi di budget non abbiamo, per ora,  ancora un videoclip. Potete però trovare il promo del nostro singolo “Who?” nel nostro website, www.therocies.com. E’ piuttosto rappresentativo della nostra immagine. Un po’ vintage/chic. Non Radical Chic. Nel sito avete l’ opportunità di ascoltare tutto il singolo.

N Dove possiamo trovarvi in rete ?
Abbiamo il nostro bel website www.therocies.com , la nostra pagina Facebook e quella Twitter

N I vostri progetti per il Presente
Innanzitutto riuscire a pubblicare fisicamente il nostro primo EP, grazie all’ aiuto della Compagnia Cantante, una realtà a mio avviso molto interessante e unica nel panorama Sardo. Presto metteremo l’EP in rete, grazie ai servizi di Cd Baby. L’ Ep contiene 4 pezzi, giusto un assaggio di quello che è il nostro repertorio,  abbiamo un ora e mezza di materiale con uno stato di produzione piuttosto avanzato. L’ EP è stato registrato con tutta la cura possibile e mixato in analogico, si tratta per certi versi di una produzione vecchio stile, con la band che suona tutta insieme. Ci sono all’ interno del EP alcune collaborazioni, per esempio le Congas di Damian Carrera e la sezione fiati composta da Enrique Kike Quintana e Massimiliano Coni. Insomma l’asse Cuba – Sardegna.

N Esaltate nootempo.net e mandate un messaggio agli artisti di buona volontà
Sono Artisti quelli che hanno dei progetti originali dove osano e non si accontentano. Non arrendetevi. Collaborate con altri artisti che stimate.Solo così si potrà andare avanti, abbiamo bisogno di una scena Sarda compatta.

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