intervista analogica. La rivoluzione Rock di Dj Toky tra radio, festival e la sua Sardegna

No Rating

Mentre il nostro nastro magnetico inizia a girare nella bobina per registrare una nuova intervista analogica ci sediamo comodi con Alessandro ak Toky, nel tavolino sgangherato del nostro fumoso open space non possono mancare due bicchierini di buon mirto ghiacciato. Toky Dj trasmette dalle frequenze di Virgin Radio dove fa coppia fissa con Ringo e dai palchi dei festival rock di tutta la penisola. Schietto, elegante provocatore non patinato, profondo conoscitore del panorama musicale internazionale, sardo vero. Un percorso il suo, iniziato con la dance ed ha attraversato svariati generi, dal pop al R&B, fino alla Tech-House all’Elettronica e sfociato poi nella musica Rock, quella che resiste e che si evolve e che, come lui ci racconta, non è morta e non morirà mai. Iniziamo quindi la nostra breve ma densa intervista per farci raccontare qualche passaggio della sua esperienza. Stiamo Bellamente ad ascoltare.     

 

Chi sei, cosa fai e dove stai andando. Puoi raccontarci un po’ del tuo percorso nel mondo della musica e delle radio?

Chi sono? Bella domanda sicuramente sono un “ragazzo fortunato”, fortunato perché faccio il lavoro che ho sempre desiderato da piccolo e cioè, lavorare nella e con la musica ma soprattutto in radio. I primi passi nel mondo radiofonico li ho fatti nel 1990 in una radio della mia città, avevo appena terminato la scuola media e in quell’estate frequentavo un negozio di dischi è li che ho incontrato la persona che mi ha introdotto in questo mondo fatto di note e così  è iniziato il mio percorso nel network nazionale prima RTL poi Radio 105 ed ora Virgin Radio

Cosa significa la musica per te, e quali sono stati gli artisti o le esperienze che ti hanno maggiormente ispirato nel corso della tua carriera?

Per me la musica è vita, nel senso che lei è come una tua amica fidata che può farti capire chi cazzo sei realmente andando a toccare le tue corde interiori, quelle più intime dandoti una bella scossa sia in positivo che in negativo, facendoti riflettere, aiutandoti quando sei triste farti esplodere quando sei a 1000. Poi ci sono artisti che ti “conoscono” da sempre,  come se sapessero veramente chi sei e di cosa hai bisogno in un determinato momento, per me uno che ha “capito” chi sono e che è stato fonte di ispirazione sicuramente è Dave Gahan leader dei Depeche Mode.

Un piccolo aneddoto, un viaggio o un incontro che merita di essere in queste pagine…

Era la fine degli anni 90 e vivevo a new york. Mi trovavo nella grande mela per lavoro (105 new york) e ricordo che una mattina prima di andare in studio stavo facendo colazione al bancone di un bar sotto la sede americana della radio, quando ad un certo punto sento un caldo assurdo sulla coscia destra alzo lo sguardo e vedo che qualcuno al mio fianco aveva rovesciato involontariamente una bella tazza di caffè americano e sai chi era quel qualcuno? Cazzo, era David Bowie mi sono “freezato” , gli ho chiesto scusa per essermi trovato li al suo fianco…non sono riuscito a dire mezza parola e nemmeno rispondere alle sue scuse

Molte persone ritengono che il rock sia morto o in declino. Qual è la tua opinione in merito a questa affermazione azzardata?

Chi dice e sostiene che il Rock sia morto è rimasto fermo nel tempo. In questi anni il genere si è evoluto ed è migliorato e ha una sacco di influenze che lo rendono sempre più vivo e attuale. Chi pensa il contrario, non è pronto ai cambiamenti e resterà sempre  “vecchiume”.

Considerando il panorama musicale attuale, quali opportunità pensi ci siano per i giovani artisti e quali consigli offriresti loro per emergere in un settore così competitivo e fluido?

Di essere se stessi sempre e di non scendere a compromessi dettati da algoritmi, né di essere prede di molti presunti addetti ai lavori, che purtroppo non sanno cosa sia la musica e cosa siano le emozioni. Dovete emozionare non dovete allinearvi allo standard e le opportunità dovete crearvele e non aspettare che qualcuno venga a cercarvi.

Tu sei sardo. Al di là del folklore e delle frasi fatte tipo ” che bel mare meraviglioso…” come vedi il tuo legame con la terra d’origine?

Che bel mare meraviglioso è la frase detta da chi della Sardegna non conosce nulla. Da chi non conosce la sua storia, la sua magia e il suo essere mamma quindi non meriterebbe nemmeno di pronunciare il suo nome. Detto questo, credo che se non avessi nel mio DNA  la Sardegna, probabilmente, non sarei quello che sono ora sia come “artista” ma soprattutto come uomo.

Qual è la tua opinione sui diritti degli artisti sardi indipendenti, che spesso faticano a trovare spazio negli eventi e nei media?

Penso che purtroppo non sia solo un problema legato alla Sardegna ma che sia dovuto soprattutto all’ignoranza.. Io vedo l’artista come una risorsa in più a disposizione, non solo dei media ma anche delle amministrazioni comunali/regionali. Una risorsa in grado di promuovere un determinato territorio/regione anche perché gli indipendenti sono i più veri, sono quelli che ti raccontano la verità e la gente, mai come ora, ha bisogno di verità specialmente cantate o raccontate in un libro o una poesia, quindi credo che da parte dei media e anche degli organizzatori di eventi ci sia la paura di affrontare la verità!

5 album per te indelebili

GREEN DAY – AMERICAN IDIOT
PINK FLOYD – A MOMENTARY LAPSE OF REASON (PRIMO ALBUM SENZA ROGER WATERS )
CLASH – LONDON CALLING
BOB MARLEY – LEGEND
NIRVANA – NEVERMIND

Un sano “vaffanculo a ” e un altrettanto sano “Grazie a..”

Un sano vaffanculo all’ipocrisia e grazie enorme cosi a me stesso.

 

Sostieni la factory sarda nootempo! Diamo voce e spazio ai progetti artistici indipendenti!
Offrici un caffè… e magari anche una ciambella!
Puoi farlo donando quello che ritieni giusto. Il tuo contributo sarà utilizzato
per sostenere le nostre spese (server, promo, adesivi e iniziative).
Puoi farlo facile facile con pay pal o altri metodi a te preferiti

 

 

Tags