Intervista Analogica. Tutte le strade di Stritti, semplicemente B Boy.

No Rating

Per le nostre interviste analogiche oggi incontriamo Stritti, Artista hip hop a 360 gradi che ha fatto della cultura 2h una vera e propria missione. B Boy della prima ora, trasmette le quattro arti fondamentali attraverso i suoi concerti e le sue performance in giro in tutta italia.  Dai primi anni 80 fino ad oggi non si è mai fermato. Come sempre lasciamo la parola al nostro ospite. Impariamo ad ascoltare le esperienze altrui e a diffondere così arte e cultura indipendente. 

Un denso Blob della tua presentazione. Chi sei , da dove arrivi e dove stai andando…
Sono un semplice B-Boy, amante della Cultura Hip Hop e di tutte le sue discipline, ma più che altro della sua Filosofia. Arrivo da un piccolo paese di provincia che si chiama Camerano nelle Marche dove cercavo di trovare me stesso e la Musica mi ha guidato fino a qui.
Dove sto andando? Ovunque questa Cultura mi porti. Ho già oltrepassato molte mete che mi ero prefissato, naturalmente ne arrivano sempre di nuove, la prima su tutte sicuramente è superare il mio livello ogni volta, come ogni Sayan che si rispetti.
Quel giorno che hai incontrato l’Hip Hop… 
Ero alla Festa dell’Unità del mio paese e vidi un Breacker e le sue Waves, fu un colpo di fulmine, dopo un paio di settimane andai in prima media, era il settembre del 1983, lì trovai un ragazzo che mi insegnò i primi passi, oggi sono ancora qui, con la stessa fotta e lo stesso amore di quel tempo, come dico sempre “guardo indietro per andare avanti”, per me fondamentale.
Teatro, musica, danza; Come riesci a unire tutto questo per rappresentare la cultura hip hop? 
Sono partito con la danza ma durante il cammino è stato naturale aggiungere una alla volta le altre discipline, negli 80 e i 90 era comunque la normalità essere coinvolti in più ambiti ed aiutava la consapevolezza e il bagaglio culturale.
La cosa difficile è fare tutto bene, quindi bisogna studiare di più ma le discipline si alimentano tra loro e quando miglioro qualcosa le altre ne beneficiano, ma questa cosa oggi credo sia sempre più difficile, i contest con una sola disciplina e sempre meno Jam dove invece spesso si univano e collaboravano hanno portato a questa situazione odierna. Naturalmente questo è il mio pensiero che non tutti condivideranno ma l’esperienze che ho fatto negli anni vivendo tutte le fasi in questi ultimi 40 anni mi confermano sempre questo pensiero, le competizioni non vanno abolite ma bisogna insegnare alle nuove generazioni l’importanza della condivisione nelle Jam.
Purista, sperimentatore o Classico? 
Non lo so, tutti e tre direi, guardo solo la qualità, lo stile e il rispetto per le origini.
Un aneddoto, un ricordo che ti ha segnato nel bene e nel male legato al tuo percorso artistico
Un aneddoto importante per la mia vita artistica fu quando da Camerano arrivai ad Ancona e mi presentai ad un Breaker (Marcoz), gli dissi che ero un B-boy ma lui mi disse che sarei stato un B-Boy solo quando loro mi avrebbero affibbiato quella carica, visto che erano più esperti, tornai a casa e mi sono allenato per meritarmi quell’appellativo. Tornai e  visti i miglioramenti riuscii ad entrare nella scena, capii l’importanza  del Rispetto, il Lavorare e Studiare per meritarmi i traguardi che desidero. Oggi non è più cosi.
Il tuo ultimo progetto musicale, STRITTMATAZZ vol 1 . Raccontaci come nasce e come si è sviluppato. 
È stato il mio sogno da quando ascoltai per la prima volta Jazzmatazz di Guru, amavo il Jazz e l’avvento dell’Acid Jazz che coinvolgeva anche il rap per me fu un fulmine a ciel sereno, dopo quasi 30 anni e tanto studio ho fatto i beats e coinvolto 35 featuring tra musicisti, cantanti e rapper, non è stato semplice ma il risultato mi ha dato grandissime soddisfazioni, come i concerti con la Strittmatazz Collective che mi hanno regalato un altro grande sogno. Suonare Live con 6 grandi musicisti ogni volta ti insegna molto ma ti cambia la visione e ti aiuta a capire anche l’importanza di piccole cose che prima non riuscivi a vedere ma sono fondamentali sia per produrre che per ascoltare la musica, per non parlare di come si sta su un palco.
Hip Hop Cultura. Come la vedi oggi ? Cosa è cambiato in meglio e cosa è andato storto? 
Ce ne sarebbe tanto bisogno, negli 80 e 90 arrivavano poche notizie e ogni volta era come fosse Natale. Quindi era fondamentale cercare di capire per migliorare il nostro essere B-Boy, cercare il Rispetto di chi faceva parte da più tempo in questa Cultura. Ora noto che questa cosa è meno importante, conta solo il presente, in pochi vanno a ricercare il perché delle cose, anche se hanno le risposte a portata di mano nel web a pochi click, forse l’avere tutto facilmente fruibile lo rende meno prezioso ai loro occhi, anche se ultimamente ho visto un interesse crescente, il cambiamento sicuramente fu nei primi anni duemila dove ci fu un cambio generazionale molto importante e le nuove generazioni non trovavano maestri perché molto avevano cambiato strada e si sono ritrovate a crescere da soli, ci fu un corto circuito, dopo qualche anno le cose cambiarono un pò ma il danno era stato fatto.
Lo Senti anche tu il profumo di Vinile ? Momento nostalgia… 
Il vinile è la cosa che amo di più in assoluto, felicissimo di questo ritorno, io sono un collezionista da sempre, il piacere di sentire la puntina che naviga tra i solchi è una cosa difficilissima da spiegare, credo però che di questo ritorno se ne abusi parecchio sui prezzi a volte, io amo andare nelle fiere del disco e fare diggin’, la ricerca è parte del piacere, amo talmente tanto il vinile che quando morirò le mie ceneri diventeranno un disco, ho letto che si può fare, sarò il Greatest Hits della mia vita.
10 artisti per te Fondamentali ( sappiamo che le liste sono difficili … ) 
Difficilissima per me questa cosa visto che navigo in molti ambito musicali:
Michael Jackson, Duran Duran, New Edition, Common, The Roots, JDilla,A Tribe Called Quest, Teddy Riley, Quincy Jones, LL Cool J. Ma ce ne sarebbe tanti altri..
Qui e Ora. Hai dei progetti per il presente? 
Ora sto portando in giro il mio libro “Due Strade Più Avanti” dove parlo della mia storia nell’Hip Hop in questi 40 anni, ma il focus è dal 1983 ai primi del 2000, raccontando quello che ho visto in Italia ma anche cosa arrivava realmente dagli Usa e molte chicche. Faccio concerti con la Band per il progetto “Strittmatazz”, a breve uscirà un nuovo EP con Davide Ballanti, il mio chitarrista Jazz, dal nome Jazzin Da Funk, usciranno anche altri singoli e remix, continuo ad insegnare nelle scuole Hip Hop Dance e Laboratori di Cultura Hip Hop qui nella mia zona ma anche a workshop in giro per l’Italia, poi altri progetti ma ancora sono in fase iniziale, l’anno prossimo due grandi party uno per i miei 50 anni di vita e uno per i miei primi 40 anni nell’Hip Hop, ci divertiremo.

Ascolta su Ytube 

Vuoi essere intervistato dalla nostra redazione ? Vuoi una recensione del tuo progetto artistico ? Inviaci una mail e la nostra redazione ti darà tutte le informazioni! Contattaci 

Tags