intervista analogica. Fino all’Apocalisse con l’arte di Francesco FR3NK Liori

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Oggi vi presentiamo un Artista, un creativo , un designer, illustratore insomma uno che spacca letteralmente e che non ha bisogno di tante presentazioni. Direttamente dalla CagliariTown che si prepara alla fine del Mondo, Francesco FR3NK Liori.  Per dirne giusto due ( ma proprio due ) , FR3NK ha disegnato art work per Billabong, Sony music, Corona e le illustrazioni per uno degli  Mc’s piu’ quotati , Salmo ; non contento di cio’ è il co-fondatore del Brand Doomsday society che sta letteralmente volando. FR3NK  ( che è stato immensamente disponibile  ) ci racconta qualche passaggio importante del suo percorso artistico e professionale e la sua visione della nostra terra, della sua scelta di vivere e produrre in Sardegna per poi varcare il mare ( in surf magari …  ) e quindi dimostrare che da questa amata e odiata isola si puo’ costruire qualcosa con impegno, passione e il giusto mix di culo e strategia.  Ora , lasciate perdere le fake news e  prendetevi quei 5 minuti per leggere questa intervista interessante, per condividerla e per diffondere la voce di chi produce #madeinsardinia arte, cultura, musica e belle cose. Questo è Francesco FR3NK Liori e questa è la nostra webzine libera. 

 

N Una tua breve ma succosa presentazione
Francesco FR3NK Liori, grafico e co-fondatore di Doomsday Society. Nato a Cagliari nel 1985. Mi sono Diplomato al Liceo Artistico, ho studiato scenografia all’Accademia di Belle Arti e lavoro da dieci anni come illustratore/grafico. Tra i miei clienti: Sony Music, Universal Pictures, Sugar Music, Billabong, Corona, Famous USA… Ho disegnato copertine e merchandising per tantissime band italiane ed europee; qualcuna americana e australiana.

N Come nasce un tuo progetto , una tua produzione? Che messaggio vuoi trasmettere ?
In maniera sempre diversa, cerco di cambiare approccio più volte possibile. Magari parto da una commissione, un concept, una canzone, un album, un’idea… Altre volte semplicemente da delle combinazioni di colori. In tutti i casi, butto giù delle bozze su carta (cose molto semplici), scelgo quella che mi piace di più e la rifaccio su un formato piu’ grande. Dopodiché passo alle chine e, per finire, al digitale.  Non ho messaggi espliciti da trasmettere: guardo più all’estetica che al contenuto, in uno stile poco “impegnato” socialmente. Nel caso di Doomsday scelgo sempre atmosfere post-apocalittiche, distruzione e fine del mondo.

N Raccontaci il viaggio intrapreso dal Brand Doomsday …
Nel 2012 io e il mio socio Andrè Suergiu, avevamo alle spalle un po’ di esperienza di stampa e distribuzione di merchandising. Avevamo già lavorato con Salmo e la Machete. “The Island Chainsaw Massacre” era uscito da due anni e stava andando alla grande.  Un giorno io, Andrè e Salmo abbiamo deciso di mettere su un marchio che riprendesse le nostre tematiche preferite, e non poteva esserci nome migliore di quello che abbiamo scelto! Abbiamo cominciato con un paio di magliette da “imminente fine del mondo”. Poi il mondo non è finito come qualcuno aveva predetto e adesso, nel 2017 al quinto anno di attività, abbiamo una grossa distribuzione in Italia e un po’ in giro per l’Europa. Siamo molto contenti di come si sta evolvendo la cosa e crediamo di avere ancora tante cartucce creative da sparare!

N La tua collaborazione con Salmo e la Machete sono sicuramente un passaggio importante nel tuo cammino. Come è iniziata questa kombo micidiale ?

E’ stata una unione nata spontaneamente, da stima e amicizia reciproci. Poi la Sardegna è davvero piccola, e quando hai passioni di un certo tipo, a un certo punto, cominci a conoscere veramente tutti dell’ambiente.

N Chi è oggi l’Artista e che ruolo gioca la credibilità nel suo percorso ?
Azz che domandone, ma ci provo: L’Artista è la rockstar, ma anche quella persona chiusa in casa in paranoia che si taglia l’orecchio, quella che muore ricco e quella che muore povera e magari viene riscoperta dopo tanti anni. Alla fine chi può dirlo?  Leggo da sempre di disegnatori o musicisti che cercano di definire “arte”, “artista”, “generi”. Forse è proprio il fatto che non si possano definire certe cose che le rende “magiche” e diverse dalle altre. Chissà… Quando c’è il gusto personale in ballo, cosa possiamo definire e come?  Di una cosa sono certo: non è solo una questione di tecnica. Secondo me l’Artista (o chiamatelo come volete) è sicuramente un creativo con forti capacità organizzative e una ottima conoscenza delle lingue e delle tecnologie. Certo che, per poter emergere, dovrebbe avere un buon agente o doti manageriali. Il consumo di arte e musica è davvero velocissimo, i gusti cambiano a un ritmo pazzesco, quindi si presuppone che sia anche uno che abbia comunque uno spirito eternamente giovane.  La credibilità è tutto.

N Che ruolo ha avuto la musica nel tuo percorso ? Sparaci subito Dieci titoli pesanti e indelebili che ti hanno fatto da colonna sonora nella vita

Un ruolo fondamentale, sia i dischi che le loro copertine! Ne sparo dieci ma potrei arrivare a cento:
Beastie boys – Check your head
Cypress hill – Black Sunday
House of pain – Fine malt lyrics
Faith no more – Angel dust
Massive attack – Mezzanine
(Hed) pe – (Hed) pe
Entombed – Uprising
WU-Tang clan – Enter the Wu-Tang
Mastodon – Leviathan
The Prodigy – The fat of the land

N Come vedi oggi la tua Sardegna e la tua Cagliari ?
La vedo come una terra fantastica, unica. Sono felicissimo di far crescere mio figlio qui. Credo che noi sardi dovremmo sfruttare al meglio la nostra terra per lavorare il meno possibile e vivere serenamente, facendo quello che più ci piace. Forse bisognerebbe superare alcuni limiti del nostro proverbiale caratteraccio, un po’ introverso e cupo! Ahahah, è molto difficile, ma non impossibile!

N Andiamo tutti via da quest’isola ? Oppure si puo’ produrre anche da qui ?

In effetti c’è questa fissa che – per poter fare qualsiasi cosa – bisogna andare via dalla Sardegna.  Secondo me non è più’ una questione geografica ma semplicemente di attitudine, soprattutto da quando esiste internet. E’ vero, si può partire per accrescere il proprio bagaglio culturale e acquisire contatti (come facciamo noi con Doomsday), tenendo la base operativa in Sardegna. Mi permetto di dire che noi siamo l’esempio che dimostra che si può fare una company anche da qui. Mi piacciono molto le grandi città, c’è un sacco di roba figa e cultura, ma Cagliari non la cambierei mai. In nessun’altra potrei fare ciò che posso fare qui. Per esempio, andare a surfare dopo una giornata di lavoro!

N in due parole anche tre, che cosa è il Rispetto ?

Il rispetto è un atteggiamento che tiene in ordine tanti altri. E’ fondamentale darlo se lo si vuole ricevere. E’ anche una di quelle cose che, quando ti sei fatto il culo e sei andato avanti nel modo giusto, alla fine arriva sempre !

N Linkaci un video che meglio ti rappresenta

Ho scelto il video della mostra Ver Sacrum, un lavoro un po’ vecchio a cui sono molto legato. Il video è di Corrado Perria.
https://www.facebook.com/fr3nkdesign/videos/10153625112382996/

N Dove possiamo trovare le tue produzioni in rete ?
Su Instagram mi trovate come “therealfr3nk” e su faccialibro come “Fr3nk “
E poi naturalmente su www.doomsdaysociety.com , www.aa-merch.com , www.salmo-officialmerch.com .

N Del futuro non ci importa… quali sono i tuoi Progetti per il presente ?
Sto lavorando alla collezione invernale Doomsday per la stagione 2018-2019. Nell’abbigliamento bisogna fare le cose un anno in anticipo, quindi è necessario essere lungimiranti e cercare di anticipare un po’ le nuove tendenze.

N Esalta in modo esagerato la cricca nootempo.net e manda un messaggio ai sardi prima del giorno del Giudizio !
Mi hanno detto che alla nootempo siete tutti palestrati e affascinanti. Appena posso vengo a farvi una serenata!  Grazie per avermi fatto delle domande intelligenti, sesi su mellus! Big up ragazzi per il lavoro che state facendo e per lo spazio che dedicate agli artisti. Il messaggio prima del giorno del giudizio è sempre il solo e unico : “Salveisì”! Un abbraccio e un saluto ai lettori. Frank

 

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