Intervista analogica.Nadya la voce soul dub della Torino underground che resiste

No Rating

Nadya è un’artista, interprete e  autrice che esplora le vibrazioni soul, elettro dub senza per questo avere dei limiti o dei confini musicali. Attiva già da tempo nella scena Torinese ha già all’attivo pubblicazioni discografiche e live set. Con il suo producer e Dub master Fabio ak DubGun compongono un duo che da tanti anni lavora insieme e che sarà protagonista il 12 novembre 2022 nel concerto al Csoa Gabrio ( Torino ) con in scena anche i sardi Sa Razza ( vai all’evento fb ) .  Abbiamo potuto apprezzare Nadya e Dub Gun nella produzione di Quilo Sa Razza , Radici , brano scritto in tre lingue , siciliano, sardo e italiano ( vai al video Radici ).  La scena torinese ha sempre espresso delle belle e importanti vibrazioni musicali , Nadya sicuramente è un’artista che ha contribuito con la sua musica a dare un grande impulso alle  produzioni di questa grande città.  Condividiamo e supportiamo sempre arte e cultura indipendente, quella vera. 

 

Raccontaci chi sei , da dove arrivi e dove stai andando .

Sono Siciliana ,nata a Messina, ma sono cresciuta a Torino, sono arrivata qui che avevo un anno. Sinceramente non so bene dove sto andando, cerco solo di tirare sempre il meglio di me e dalle situazioni che vivo, in fondo la vita è un’ avventura spesso imprevedibile, direi una bellissima avventura.

Quel giorno che hai incontrato la musica

La musica in realtà ha sempre fatto parte della mia vita, in famiglia si ascoltava molta musica Italiana e straniera ,quindi si può dire che sono cresciuta sempre con un sottofondo musicale. Avevo circa 14 anni quando per gioco con gli amici sulle panchine facevamo rime e ritornelli, nascevano canzoni passavamo le giornate intere, ho anche avuto la fortuna di avere gente intorno che suonava ,chi la chitarra ,chi la batteria e così spontaneamente è entrata nella mia vita in maniera attiva.

Il soul e la black music sono il tuo primo amore ? E il Rap dove lo lasciamo? 

In realtà il rap potrei metterlo sullo stesso piano, come ti dicevo prima con gli amici facevamo rime improvvisate ascoltavamo un sacco di rap, ad esempio i sangue misto, intere giornate ad ascoltarli ,credo sia stato il primo gruppo che mi ha fatto amare il rap.

Il tuo progetto con il maestro del Dub elettronico DUBGUN 

Fabio ( DubGunb )  è il mio compagno di viaggio nella musica ormai da tanti anni. Prima del nostro progetto inedito abbiamo anche dato vita u un gruppo DUBFLOOR, Fabio sceglieva pezzi pop di vari artisti internazionali e remixava il tutto in fase dub Eravamo due cantanti, in realtà questo progetto fino ad oggi è stato in stand by ma sta per essere rispolverato con la collaborazione di altri cantanti. Poi abbiamo cominciato a produrre nostre canzoni, io avevo bisogno di raccontare un periodo della mia vita dove erano avvenuti cambiamenti significativi, e così abbiamo cominciato a creare ed è nato D.U.E. il mio ultimo album.

Un ricordo, un aneddoto che ti ha fatto crescere nel tuo percorso artistico 

Sai che su due piedi non ricordo un aneddoto in particolare, Forse posso solo dire di aver capito che la musica non l’avrei mai potuta lasciare quando sono diventata mamma. Ovviamente per i primi due anni ho dovuto occuparmi di. Mio figlio quindi ho dovuto mettere una pausa al tutto. Ma poi è stato così forte il richiamo, avevo bisogno di fare musica anzi ho bisogno di fare musica. Non riesco a farne a meno, però è un attaccamento puramente emotivo ,non ho mai avuto aspettative potrei definirlo un amore incondizionato

Il tuo ultimo progetto musicale.

Dentro un’ emozione, è un viaggio che ho fatto insieme a Dubgun molto introspettivo, ho voluto racchiudere nelle canzoni tutte le emozioni che ho vissuto negli anni ,ho voluto esternare la mia evoluzione più intima spirituale si può dire, avevo voglia di raccontare come dico proprio nel singolo che dà il nome all’ album,senza pretese una sorta di liberazione per l’ anima. Non ti nego che è stato un lavoro fatto di sacrifici e mille ostacoli a livello pratico, ma insomma a un certo punto siamo riusciti io e Fabio a portare a termine il lavoro senza troppe pretese.

La musica diventa sempre più qualcosa di Usa e Getta. Cosa pensi in proposito? 

Non mi piace per niente questa dinamica che si è venuta a creare. Mi fa pensare alla  superficialità, non valorizzare davvero una canzone, se ci pensi le canzoni di un tempo hanno cavalcato diverse generazioni, per quanto il mondo sia cambiato, riescono sempre a muovere qualcosa dentro era molta più attenzione al contenuto, ora si guardano i numeri e non importa se non c’è un messaggio in quello che ascolti, l’ importante è che si sposino con il mercato, che siano orecchiabili giusto il tempo di un’estate poi  avanti un’altra.

Momento nostalgico. Sfogati… 

Ho nostalgia di quando non c’erano tutti questi social che hanno completamente oscurato il vero essere di una persona ,di un’artista. Contano i followers, i likes, chi sei davvero non ha importanza, ormai è tutto fondato sull’immagine la sostanza non ha più questa grande valenza. E’ triste ,per me è molto triste.

5 artisti/e che ti hanno guidato, 5 artisti/e che ti hanno ispirato 

Mi hanno guidato Pino Daniele, Bob Marley, Stevie wonder, Aretha Franklin ,Nina Simone che mi abbiano ispirato prima di tutto Lauryn Hill, Erika Badoo, Meg ,Jamiroquai e vado un po’ fuori dal genere ma anche i Rage against the machine in realtà ce ne sono un sacco potrei stare ore a elencarli.Ho sempre ascoltato molta musica di vario genere.

La nostra classica domanda finale. Qui e Ora. il futuro non esiste. Hai dei progetti per il presente? 

Intanto mi sto preparando per il live in apertura ai Sa razza per il 12 novembre al Gabrio a Torino . Ho varie collaborazioni in essere e c è un unica certezza ho ancora voglia di raccontare, di continuare il viaggio sempre con la Musica come compagna di questa bellissima avventura che è la vita.

 

 

 

Tags