Su Maistu fa Coranta, il suo primo album solista.

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cov “Coranta” è il primo album da solista di Su Maistu ( Alessio Mura ) dei Balentia. Il progetto è stato finanziato attraverso il crowdfunding in rete.  Il rapper sardo, della storica krew sarda Balentia, si è avvalso, per la produzione dell’album, di un team di produttori composto da Laif, Michele Ibba, Riccardo Lisci, e Andrea Aru: quest’ultimo si è occupato anche delle fasi di registrazione, missaggio e mastering del disco.

Ai producers si aggiunge un supporto sui testi, grazie ai featuring di Andrea Mura (Lepa/Balentia),   Alisandru Sanna (Quilo/Sa Razza), Giuseppe Littera (Mraxai), ed un contributo sugli scratch di Alessandro Pintus (Alex P/Crc Posse) e DJ Sputo.  Foto e grafica sono rispettivamente di Maurizio Cau e Fabrizio Melas. Il disco, prodotto dall’Associazione Culturale Roots in collaborazione con EjaTV.com, è stato finanziato anche attraverso il supporto economico dei fans. E’ infatti partita il 4 Dicembre e si è conclusa il 30 Gennaio la campagna di crowdfunding sul sito web specializzato www.musicraiser.it, attraverso il quale i fans dell’artista potevano ricevere delle ricompense derivanti dal loro supporto al progetto. Si andava dall’acquisto del download digitale al disco fisico, sino ad arrivare ad una sponsorizzazione vera e propria, in cambio dell’inserimento di un logo sul booklet. Si tratta di una modalità di finanziamento già ampiamente sperimentata che oramai rappresenta una valida alternativa all’approccio classico legato alle case L’obiettivo fissato di 2.000 euro è stato raggiunto e superato, grazie al contributo di oltre 100 “raisers”. Il disco contiene 12 tracce, di cui dieci in sardo e due in italiano, ed è distribuito, oltre che su supporto fisico  nei negozi specializzati, anche sul web, in oltre quaranta store digitali tra cui Itunes, Google Music e Spotify, grazie al canale di distribuzione online Tunecore.

Il titolo del disco, “Coranta”, ossia “Quaranta” in sardo, racchiude in se il suffisso “Cor” che sta per “Cuore”, a simboleggiare che si tratta di un disco dedicato alla passione, per una donna, per una figlia, per un genere musicale o per un posto speciale. Il disco si apre con la title track, “Coranta”, bilancio di vita dei primi 40 anni dell’artista: base calda e  riflessiva, con chiari rimandi alle sonorità italiane anni ’70. Si prosegue con “Una storia”, storytelling di vita vissuta in cui una madre racconta al proprio figlio la propria caduta e la propria rinascita: il beat profondo di LaiF si sposa bene con il mood introspettivo del testo. “Milla” è un classico in stile golden age hip hop, a disegnare i mille casi della vita, mentre “Scola becia”,  che si distende su un campione di “Cissy strut” dei The Meters, è il classico “back in the days” ed al  contempo un omaggio alle origini del rap isolano, in compagnia di Quilo ( sa Razza ) . “Al giusto posto”, con una strumentale degna del miglior DJ Premier, racconta l’amore e l’attaccamento ad un luogo, mentre “Unu fueddu tengiast” è il modo in cui un padre spiega alla propria figlia
l’importanza della parola: atmosfere west coast ad enfatizzare le parole.  “Pensamentus”, in compagnia di Lepa, è un viaggio hip hop attraverso i pensieri, così come “Su sensu”, con Mraxai, vuole tentare di spiegare il perché della miseria umana. “De unu a dexi”, singolo scelto per il video, ci invita a non agire/reagire istintivamente, su una base decisamente smooth e a seguire, “Candu si seus atobiaus” è una classica “love song”, caratterizzata da un beat e da un’arrangiamento quasi jazzistico. Il disco si chiude con la solida “Maistus”, omaggio ai maestri di ogni tempo, e con “Torru gratzias”, doveroso ringraziamento ai Raisers e a chi ha contribuito a questo lavoro.

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