intervista analogica. Roman Krays, il punk sardo indipendente è vivo e suona tra noi

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Il punk made in Sardinia vive, pulsa e suona. Nei nostri vagabondaggi analogici alla ricerca di artisti indipendenti che siano essi musicisti o creativi poliedrici abbiamo trovato sulla strada i Roman Krays, band originale del Sud Sardegna (Guspini) che stanno finalizzando il loro nuovo album di prossima uscita. Dalle loro parole si capisce subito quanta passione e sudore ci sia nel portare avanti, in questa scena fluida e spesso tutta improntata al puro banale intrattenimento, un progetto musicale originale che abbia qualcosa da dire. Facciamo partire il nostro registratore scassato per questa nuova intervista analogica, tutta da leggere e soprattutto condividere, per sostenere la scena indipendente non servono chiacchiere, serve amore.      

 

Come è nato il vostro progetto, chi siete e quale è il vostro messaggio principale come band?

Ciao ragazzi, grazie intanto per questa intervista, noi siamo i Roman Krays, punk rock band di Guspini. Il nostro progetto nasce nel 2019 un po’ per caso, visto che dopo esperienze personali diverse in ambito musicale ma un progetto parallelo creato assieme, abbiamo deciso di ritrovarci in saletta perché sentivamo di avere qualcosa da dire, purtroppo poi il periodo della pandemia ci ha bloccato. Fondamentalmente da lì è nato il nostro primo singolo FOLLIA, che parla proprio di questo periodo storico controverso. Da li in poi abbiamo deciso di fare le cose più seriamente e dopo aver pubblicato il secondo singolo FUMO sono iniziate le prime serate e partecipazione a qualche festival fino a rinchiuderci in studio per qualche mese per il primo album. Il nostro messaggio è prettamente sociale e attuale, vogliamo parlare della situazione odierna e raccontarla attraverso la nostra musica.
Qual è la vostra concezione di musica e in che modo il vostro stile si distingue all’interno del panorama punk?
Per noi la musica è vita, uno strumento potente, che può spostare le masse, può influenzare le generazioni e ognuno la vive a modo suo, ognuno decide la colonna sonora della propria vita. Distinguersi in un panorama musicale è sempre molto difficile, il nostro punk può essere diverso perché abbiamo molte influenze musicali all’interno della band e si sente spesso nei nostri brani, veniamo da esperienze a volte anche estranee al punk e questo secondo me ha influito nel nostro sound.
Quali sono gli artisti o le band che vi hanno ispirato maggiormente nel vostro percorso?
Come ho già detto veniamo tutti da influenze musicali diverse, io sono cresciuto con il punk hc melodico statunitense, quindi con band come NOFX, Pennywise, Lagwagon, No Use For A Name, Face To Face, Bad Religion ecc.. sicuramente sia Dave che Jack hanno anche influenze metal e si sente nel loro modo di suonare, come Mommi che viene dall’Hard Rock. Sulle nostre influenze pesano tanto anche band punk italiane, non possiamo non nominare Punkreas, Derozer, Skruigners, Bull Brigade, Nabat, Klaxon e tante altre, soprattutto sul modo di scrivere a di affrontare le tematiche a noi care.
Qual è la vostra opinione sulla scena musicale punk odierna e quali sono i principali cambiamenti che avete osservato nel corso degli anni?
Siamo sempre molto attenti alle evoluzioni del nostro ambiente, ascoltiamo molta musica, soprattutto di band emergenti. Il punk è sempre florido soprattutto nell’underground che è l’ambiente in cui sguazziamo e secondo noi è la dimensione migliore per esprimersi, a livelli mainstream questo new punk è solo un appellativo che viene dato per attirare attenzione, non mi piace che venga strumentalizzata la parola perché sia musicalmente che come attitudine non hanno proprio nulla. Il punk non è solo avere una cresta, è molto di più. La cosa che mi piace è che negli anni è migliorata la cura del sound, anche le autoproduzioni ormai riescono ad avere dei suoni ottimi e questo per me è sintomo di crescita.
Per una band è importante ancor oggi in questo mondo fluido incontrarsi e “fare cantina”, andare in sala prove e sudare? 
Penso che questo sia alla base di tutto, sicuramente anni fa era indispensabile, si facevano più prove per affinare il feeling e stare più tempo assieme faceva si che si migliorasse giorno dopo giorno. Con la tecnologia odierna è molto più semplice sicuramente suonare a “distanza” e ridurre il tempo in saletta, ma si perde sempre quella magia di quando attacchi il jack all’amplificatore, il batterista conta i quarti e si suda assieme. 
Quali sono i vostri progetti e quali obiettivi vi siete prefissati per il prossimo futuro?
Sicuramente portare live il nostro album che uscirà il 10 Maggio anticipato da un singolo il 12 Aprile, vogliamo suonare dal vivo il più possibile, abbiamo già qualche data in programma, il release show dell’album sarà il 24 Maggio al Corto Maltese a Cagliari in compagnia dei Madbeat, punk band di Torino e i Polluzioni Spontanee, stupid punk rock di Guasila. Un obiettivo che abbiamo è saltare il mare e far sentire che ci siamo anche fuori dalla Sardegna.
Qual è la vostra opinione sulla situazione degli artisti sardi indipendenti e quali solo le soluzioni per dare più voce e spazio alla scena locale? 
La scena sarda è viva e di qualità, noi la supportiamo spesso e volentieri cercando di partecipare a più eventi possibili, prendendo Merch che dia una mano per la crescita degli artisti, perché sappiamo quanti sforzi economici ci sono dietro ad un’artista che si autoproduce. In ambito punk i nostri artisti sono lodati in tutta Italia e non solo, band come Regrowth, Sangue, Padrini, Colvins, C4 giusto per citarne qualcuna sono realtà solide e che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Per dare più voce alla scena servono più spazi dedicati alla musica, che sono sempre meno, ci vuole meno burocrazia per permettere a chi ha voglia di organizzare un evento di avere meno problemi e tempi più brevi di organizzazione, purtroppo i locali che fanno suonare sono sempre meno e c’è tanta “concorrenza” per esibirsi. La mancanza di centri sociali e di aggregazione hanno lasciato un grande vuoto e hanno tolto voce a tanti ragazzi.
Dove possiamo trovare la vostra musica e quali sono i vostri canali per condividerla con il pubblico?
Ci potete trovare sui social sia su Instagram che su Facebook cercando Romankrays. Oppure su Spotify, Apple Music, Deezer e tutti gli altri store musicali cercando Roman Krays. Grazie ancora Nootempo.net per questa chiacchierata e per dare spazio e voce ad artisti come noi. Stay Punk!

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