exxxtra special interview. Qael ci racconta The Sample Cave il suo instrumental album. a cura di Martino Vesentini

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Che cos’è il tanto famigerato Algoritmo? Potrei sintetizzare la risposta dicendo che si tratta di una serie di regole matematiche in grado di mostrarci risultati in linea con i nostri interessi. Sulle piattaforme musicali abbiamo infinite possibilità di ascoltare qualsiasi Album, dall’artista più famoso a quello più di nicchia, miliardi di canzoni a nostra disposizione in qualsiasi momento della giornata. Eppure a volte, anziché scegliere cosa sentire, a me capita di lasciare che sia proprio l’algoritmo a guidarmi verso nuovi ascolti. A volte ci prende, altre molto meno. Capita anche a voi?

Senza alcun dubbio il giorno in cui sul mio schermo è comparso il pezzo “Ritorno” e nelle mie orecchie è entrata la voce di Qael, ho capito che qualche volta ha senso non scegliere, ma provare a scoprire qualcosa di nuovo. Da quel momento sono passati un paio d’anni, Mario continua a fare musica, con passione e dedizione. E ce lo racconta in questa chiacchierata che ho fortemente voluto dopo aver ascoltato il suo ultimo lavoro strumentale, “The Sample Cave”.

 


 

Partiamo come sempre dalle origini, come nasce il tuo rapporto con la musica?

Sin dalla mia infanzia la mia famiglia è stata quella che mi ha fatto scoprire l’amore per la musica, tra le pareti di casa risuonavano canzoni di  Pino Daniele, Michael Jackson, Steve Wonder, etc. Tutto ha avuto inizio quando mio nonno mi ha regalato una piccola tastiera digitale, da li ho capito che la musica avrebbe sempre fatto parte della mia vita.

Quando e perché ti trasferisci a Bologna?

Mi sono traferito a Bologna alla fine del 2015, all’epoca vivevo a Campobasso, ed ho realizzato che quell’ambiente non poteva darmi ciò di cui avevo bisogno, sia nel realizzarmi come persona che come artista.

Chi sono gli artisti che più ti hanno maggiormente ispirato e perché?

Avendo ascoltato sempre tanta musica e toccato più  generi musicali, mi hanno ispirato J Dilla, D’Angelo, Damian Marley, Sangue Misto, Dj Lugi, Mac Miller, Nirvana, Linkin Park.

Come artista, produci, rappi e canti, qual è la cosa che ti stimola di più?

In realtà ho sempre cercato un equilibrio nel mio percorso musicale. Ad oggi  sono abbastanza soddisfatto del mio modus operandi, accendo le casse scelgo tra i miei dischi il Sample giusto, creo un beat e se mi viene l’ispirazione butto giù un ritornello o direttamente una strofa che poi ovviamente, se ritengo possa andar bene, ci lavoro in maniera più minuziosa per portare il brano a termine. Il tutto nasce dal mio stile e dall’amore per il freestyle.

Come nasce il rapporto con BEATS TAILORS?

Il mio rapporto con Beat’s Tailors nasce in contemporanea alla fondazione dell’etichetta in quanto amico fraterno del fondatore F.O.X. (Alessio Volpe). Lui ha concretizzato idee che abbiamo sviluppato insieme negli anni ed io mi sento uno stretto collaboratore di questa realtà, sia come artista che come amico. Insieme condividiamo eventi e rassegne uniti dalla forte passione di quel ramo musicale rappresentato dall’Hip Hop Strumentale.

Parlaci del tuo ultimo progetto, “The Sample Cave”.

Il mio ultimo progetto nasce dall’esigenza di far uscire un mio album nelle vesti di Beatmaker, con all’interno tanti amici con cui ho condiviso musica e momenti di vita quotidiana. Ovviamente non potevo fare a meno di lasciare la parte dell’artwork  a Korvo, una persona e un‘artista che stimo tanto.

Con quali macchine hai lavorato il disco?

Ho utilizzato un AKAI MPC Live e in alcuni beats del disco ci sono anche collaborazioni con musicisti che hanno suonato in fase di produzione. Alcuni Synth li ho suonati io, chiaramente con i miei limiti, senza eccedere.

Com’è andata la presentazione live del progetto allo Sghetto Club? Ci sono altre serate previste?

La presentazione allo Sghetto è stata semplicemente stupenda. Suonare con la band questo disco e condividerlo con le persone che erano presenti è stato unico,  come sempre. Dopo il live tutto è sfumato in un bellissimo Party grazie ad un mio caro amico, Dj Luca Rozzi. Per quanto riguarda le prossime date, farò qualche Dj set in giro tra Bologna e dintorni e questa estate sarò presente in alcuni festival in giro per l’Italia. Per tenervi aggiornati basta seguire le mie pagine social [@qael_m]

Stai già lavorando ad altri progetti?

Ovviamente si , ho da poco finito di lavorare al mio futuro Disco come rapper/cantautore e per quanto riguarda i Beats non mi fermo mai.

Ci puoi spoilerare qualcosa del prossimo disco?

Posso dirti che il mio futuro album sarà un’evoluzione ed un riassunto di tutto ciò che ho vissuto fino ad oggi, sia dal punto di vista musicale che personale. Ho curato tutta la pre-produzione dei Beat e scritto tutti i testi. La co-produzione è stata curata interamente da Davide Luzi (Luzee), che a parer mio ha fatto un lavoro impeccabile. All’interno ci saranno anche alcuni musicisti che stimo parecchio e che ritenevo fossero perfetti per i brani in cui li ho ospitati. Che dire… Restate connessi!

 

 

 

 

 

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