exxxtra special interview. Tra leggende metropolitane e bufale. Episch Porzioni presenta il suo libro Music Paranoia. a cura di Martino Vesentini

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La Musica è così potente che sa regalare emozioni anche quando non la si ascolta, sa raccontare storie anche senza che vengano cantate, storie che hanno per protagonisti gli artisti stessi. Storie che a volte diventano misteri, o si trasformano in leggende. Paul McCartney è davvero morto ed è stato sostituito da un sosia? Kurt Cobain è stato ucciso? Britney Spears è affiliata alla CIA? A queste e tante altre domande ha provato a rispondere Episch Porzioni nel suo nuovo libro “Music Paranoia”, e per noi era inevitabile provare a farci raccontare questo lavoro che lega musica, leggende metropolitane, politica, società e internet.

 


 

Come nasce l’idea del libro?

Io sono anni che raccolgo spezzoni di storie, sono incappato nel tempo in un sacco di notizie improponibili, non verificate, ma a cui la gente da credito. Non ho fatto altro che metterle da parte, poi ci ha pensato la Pandemia a far scattare la scintilla che ha acceso la lampadina nella mia testa. Ho deciso di fare un libro su questo argomento, anche un po’ a scopo didattico, per raccontare perché i complotti sono diventati una narrazione dominante. Tra ricerca vera e propria e scrittura ci sono voluti due anni e mezzo circa, mi sono molto divertito e ne è venuto fuori un librone, ecco per questo scusatemi, magari il prossimo lo farò più breve!

Quindi possiamo già dire che ci sarà un seguito?

Ci sarebbero una marea di altre storie da raccontare, chissà…Diciamo così: comprate in massa “Music Paranoia” e sarà molto facile avere un seguito…

So che conduci una trasmissione in Radio, ma ti consideri quindi più uno scrittore o uno speaker?

La Radio è arrivata grazie al successo di un mio precedente libro, che ho scritto assieme al buon F.T. Sandman (“Rock is Dead”), però principalmente mi ritengo uno scrittore.La radio mi diverte comunque molto!

Il tuo libro in alcuni momenti risulta quasi comico, in altre parti fa invece molto riflettere, che tipo di reazioni ti aspetti dai tuoi lettori?

Guarda ci hai preso in pieno…Adesso c’è un po’ un clima pesante su Internet, la gente non fa altro che rinfacciarsi tramite commenti, poi non si sa mai chi ci sia dietro, tra bot, troll, ecc. Tira una brutta aria in Rete, e sicuramente si riverbera poi sul mondo reale. Il mio tentativo era quello di alleggerire un po’ questo clima, anche se ci sono delle storie inevitabilmente più spaventose. Io non volevo fare un libro contro i Complottisti, che in alcuni casi in passato ci hanno anche preso, prima che diventassero una sorta di arma politica attraverso i Social. Io sentivo di voler mostrare nel libro che questa cosa delle Cospirazioni, aldilà del fatto che possano essere manipolate per diversi scopi, il punto è che tutti quanti ci caschiamo, inevitabilmente.

Mi sembra che il problema è che ci si prende un po’ troppo sul serio… poi sull’argomento Social ci sarebbe di che parlare, forse troppo…Non trovi assurdo ad esempio che le piattaforme non siano minimamente responsabili dei contenuti pubblicati?

Guarda nella Terza Parte del libro indago proprio sul meccanismo che ha mutato radicalmente la società, tramite i Social, usando dei buchi nel nostro cervello, diciamo delle mancanze, per mangiare tempo e attenzione, dandoci dopamina ad ogni Like. Attenzione, io non sono contro i Social, li uso, magari poco, ma ci sono anch’io come tutti. Il punto è che l’avvento degli algoritmi li ha brutalmente stravolti, nessun Social oramai è più ciò che era all’inizio. Non è casuale purtroppo, ed ha effetti su tutti, specialmente sulle nuove generazioni che non hanno l’esperienza per discernere ciò che è giusto, ciò che è vero, quali conseguenze possono avere le mie attenzioni, perché siamo tutti a caccia di Like. Il dovere degli scrittori è anche quello di testimoniare i tempi che viviamo, almeno ci si prova, poi dubito che il mio libro possa smuovere qualcosa.

Addentrandoci un po’ di più tra le pagine di “Music Paranoia” ci sono delle cose che devo assolutamente chiederti: innanzitutto… Stevie Wonder ci vede?

No povero dai, se uno va a studiare la patologia che lo affligge dalla nascita, si capisce che è molto difficile che lui veda e che si sia burlato di noi. Anche se pare sia un uomo dotato di notevole humor, quindi probabilmente lui su questa cosa ha sempre cercato di giocarci piuttosto che di soffrirne.

Rimaniamo comunque nel dubbio…?

Eh già…Come ha fatto a trovare Boy George in mezzo alla stanza? Chissà…

Hai distrutto una delle certezze della mia adolescenza… Billy Corgan degli Smashing Pumpkins non ha mai recitato in SuperVicky?

Basta verificare i dati anagrafici, è impossibile che fosse il fratello di SuperVicky, però voglio dire è stata una suggestione divertente… Ci ho creduto anch’io, comunque, vedi nessuno è immune.

Ma almeno quella su Gianni Morandi è la verità o un’altra leggenda metropolitana?

Quella è una leggenda urbana che gira da sempre come mille altre, che circolano più o meno su questo tenore, ma non è assolutamente vera. Lui stesso, da persona molto intelligente e con uno spiccato senso dell’umorismo, in passato ha commentato queste voci dicendo che lo divertivano molto.

Per chiudere ricordiamo a tutti dove si può trovare “Music Paranoia”?

Lo potete trovare in tutte le migliori ed efferate librerie e ovviamente su tutti i canali digitali più comuni.

 

 

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