3 + 1 chiacchiere con … Il punk autoriale made in sardinia dell’autore e musicista Igor Lampis ak StravyPaz

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01 Igor benvenuto in casa Nootempo. Quel dannato giorno che hai incontrato la musica.

Ciao, grazie a voi per l’ospitalità! Più che dannato direi benedetto perché non riuscirei a concepire la mia vita senza musica! È già difficile concepirla senza concerti, ma anche in questo periodo ha un ruolo fondamentale, sia da ascoltatore che da produttore di musica, in senso creativo. Se parliamo del giorno in cui l’ho incontrata da musicista, è quando per la prima volta ho preso in mano una vecchia chitarra che c’era in casa e ho deciso che avrei imparato a suonarla perché mi sembrava di avere delle cose in testa che potevano essere dette in forma di canzone. Ho iniziato subito a comporre piuttosto che imparare le canzoni di altri. È così che ho incontrato la musica!

02 Dal Punk sardo dei mitici Punkillonis al cantautorato impegnato come solista. Cosa ti ha spinto verso questi lidi musicali? 

Le cause che mi hanno spinto verso la musica cantautorale sono diverse. È stato un passaggio graduale e quasi involontario. Prima di tutto perché a un certo punto, quando la band esisteva già da 10 anni, ho iniziato a scrivere romanzi e a portare in giro certi spettacoli di presentazione che prevedevano anche alcuni stacchi musicali in cui mi esibivo portando delle mie poesie cantate e alcuni brani della band in forma acustica solitaria con chitarra e voce. Poi è stato fondamentale l’incontro col gruppo dei Nuovi Cantacronache con cui collaboro tuttora e per cui ho inciso il quarto volume del progetto. Ma c’è anche una situazione di convenienza legata alla crisi economica che spesso non consente di spostare per concerti una band intera. Spostarsi da soli, o in duo è molto più semplice.

03 Hai da poco realizzato un tuo nuovo progetto su vinile. Raccontaci questa tua avventura. Come nasce, dove possiamo trovare questo disco e cosa ti aspetti.

Sì, il vinile è uscito in anteprima sul sito del Cenacolo di Ares a Dicembre. L’uscita ufficiale è prevista per la prima metà di gennaio 2021 con distribuzione Audioglobe, ma già sul sito è ordinabile. In vinile perché comunque sarà disponibile su tutte le piattaforme online in formato mp3, e anche all’interno del vinile stesso ci sarà un codice che consentirà di scaricare la versione digitale del disco, per cui mi sembrava più utile questa soluzione piuttosto che il classico cd, che comunque ha vita sempre più difficile. Chi vorrà supportare il progetto, in definitiva, avrà un pezzo unico in quanto la tiratura è di 200 vinili numerati. Mi sembra una cosa più bella anche per chi deciderà di acquistarlo! Visti i tempi , non so cosa aspettarmi. Al momento è una soddisfazione averlo fatto.

Qui trovate le informazioni sul Vinile 

http://cenacolodiaresofficial.altervista.org/-punk-autoriale–di-igor-lampis.html

 

04 La pandemia ha messo in mute la musica. l’arte e la cultura. Cosa pensi e come affronti come artista questa situazione? 

Devo dire che mi pesa moltissimo vivere nell’incertezza. Da artista ho deciso di non fermarmi, ho lavorato al mio disco, prodotto altri brani che usciranno in un prossimo lavoro e ho prodotto il Nuovo Cantacronache vol. 6 di Mireille Safa e Chloé Maxwell. Ma la preoccupazione non manca: uscirà il vinile e non so se potrò presentarlo. Questo mi infastidisce molto. Se potessi scegliere, con le dovute precauzioni del caso, riaprirei tutto al più presto e cercherei il ritorno alla vita normale. La parola “Nuova normalità” mi fa venire i brividi…

Non mi infastidisce vedere giovani in strada che passeggiano senza mascherina, il peso di ciò che sta accadendo non è sulle loro spalle, né di chi ha fatto le vacanze in Sardegna d’estate, né di chi ha fatto l’aperitivo a Milano. Aprirei i cinema, i musei, i teatri. Per contro non ho molta stima di chi riesce a rinunciare a vivere per paura di morire.

05 Andiamo a fare un giro nella nostra isola. Mentre cammini cosa vedi e cosa vorresti vedere? 

Associo la camminata a momenti di piacere, per cui intorno a me vedo natura e vita, campagna, corsi d’acqua, mare, macchia mediterranea, alberi, sole, buona compagnia. Ma anche camminare in via Is Mirrionis a Cagliari ed entrare nei bar di quartiere non mi dispiaceva; sentire le storie della gente, spesso raccontate in cagliaritano, era comunque vitale. Lo faccio sempre meno.

Non saprei dire su due piedi cosa vorrei vedere; forse rispetto e armonia, ma sarebbe come chiedere un miracolo a Dio. Credo che per qualsiasi cosa ci sia bisogno di impegno individuale e collettivo. Per vedere qualcosa che assomigli di più a quella che è la mia idea di esistenza ci vorrebbero tempo e impegno. Ma visto i tempi, temo si stia andando nella direzione opposta.

06 Manda un messaggio libero sottovoce.  

Ascoltate senza giudicare chi ha un pensiero diverso dal vostro. Non siete per forza dalla parte del giusto!

 


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/// Guarda il video di Igor Lampis – Apparenza e sostanza ///

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