EXXXTRA SPECIAL INTERVIEWS. Brenno Itani aka Mascarella Ambassador e il suo Bolo Safari . A cura di Martino Vesentini.

No Rating
Bolo Safari

Classe’89, Brenno si approccia al rap intorno ai 18 anni. Dopo le prime esperienze, entra a far parte del Cobrakai Dojo, crew della provincia bolognese, nella quale conosce il producer Muchodolores. Brenno Itani sta per tornare con il suo terzo album, dopo l’esordio con “Perle ai Portici” del 2015, bissato da “La Promessa Non Mantenuta” del 2020. Conosciuto anche come “Mascarella Ambassador”.

 “Mascarella è i Sanguemisto, la PMC, i Cavalla Cavalla, Calcutta.
Mascarella è il Livello 57, Kool Wyze, Blu, Frank Siciliano, Ghoper, Tony Mascarella e il Naked, Cripto e dj Iena.
Mascarella è il jazz, il Bravo cafè e la Cantina Bentivoglio.
Mascarella è eroina, cocaina, erba.
Mascarella è il bar di Mino, il Bolo Art cafè, il Modo, il Mustache, la Linda.
Mascarella è Francesco Lorusso, Gigi Liserre e il Corra.
Mascarella è Mascarella!”

 Il 3 Marzo scorso è uscito il singolo “Bolo Safari” e ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con il protagonista.

In un’intervista di un paio di anni fa hai raccontato di essere reduce da un brutto periodo personale, come stai oggi? Che momento è per te?

Innanzitutto ciao a tutti! Il periodo è decisamente migliore, sto meglio e sono sicuramente più sereno dei tempi di quella intervista! Questi anni di pandemia hanno influito sui caratteri di tutti, c’è chi ne è uscito male chi meglio, io grazie a dio credo di esserne venuto fuori migliore, con una nuova testa e sicuramente con una visione più propositiva delle cose. Bisogna darsi da fare perché non sai mai che cosa ti puoi trovare dietro l’angolo!

Bolo Safari: come nasce? E’ un singolo preludio a qualcosa di più strutturato?

“Bolo Safari” è stata forse la prima di una serie di canzoni che poi piano piano hanno dato forma al mio nuovo lavoro, ormai anche se non l’ho ancora ufficializzato diciamo che il disco nuovo è vicinissimo. il pezzo è venuto da solo, la base mi ha ipnotizzato e ho cominciato a scrivere le barre una dietro l’altra. Puro e semplice rap senza tante menate.

Cosa ci puoi anticipare del tuo nuovo lavoro?

Per ora non voglio svelare ancora nulla ma diciamo che entro un mese sarà più chiaro il calibro di lavoro che abbiamo fatto sto giro. Ne approfitto per ringraziare Thaurus in particolare Mario, Luam e Junior, più tutto il team di Ada (Riccardo) e Warner.

Torniamo un attimo indietro nel tempo… come nasce il tuo amore per la musica?

Ho sempre ascoltato un botto di musica fin da quando ero “sbarbo”. Per quanto riguarda il rap penso di essermici approcciato nel periodo delle Superiori, probabilmente in Seconda, ma ho ricordi piuttosto vaghi, il periodo era abbastanza “fumoso” e sono passati un botto di anni ormai. Nella mia famiglia si ascoltavano sempre i cantautori italiani, da Dalla a De Gregori, fino ad arrivare a Fossati, passando per il Soul (mia madre) e arrivando fino al Rock (mio padre)… quindi diciamo che la musica è sempre stata una cosa presente nella mia infanzia, chiaramente col tempo ho cominciato a esplorare tante robe fino a capire quello che mi piaceva realmente.

Quali artisti ti hanno ispirato maggiormente?

Il flash iniziale è stato con artisti enormi come Pac e Biggie, da li ho proseguito l’esplorazione di tutto quel mondo immenso che mi sembrava così lontano dal mio,  ma se ci penso adesso, mi rendo conto che forse così distante non era. Ho letteralmente sbattuto la faccia contro robe come 5 Dan, Sangue Misto, Joe Cassano e oltre il discorso di appartenenza geografica ho capito che tutto questo si poteva fare anche in italiano, anche nella mia città… sicuramente questa è stata una scintilla enorme!

Ha ancora senso al giorno d’oggi sentirsi parte di una scena musicale? 

Non so cosa risponderti a questa domanda… ho tanti amici che sono artisti ma allo stesso tempo per tante cose sono fuori dal mondo, non seguo troppo le uscite ormai giornaliere e non uso moltissimo i social, mi sento un semplice ragazzo di quartiere e non sono un grande fan dell’etichettare le cose, ognuno pensa al suo culo e forse il discorso che fai tu aveva più senso qualche decade fa, quando tutto questo era ad uno stato più embrionale!

Molti album che escono oggi si reggono soprattutto sui featuring… c’è qualche artista con cui ti piacerebbe collaborare?
Ti sparo due nomi, uno italiano e uno straniero: Coez e Tony Yayo! Per il resto mi reputo molto fortunato, ad oggi ho collaborato con quasi tutti quelli con cui avevo il sogno di farlo!

Ultima domanda: sembri molto legato al luogo da cui provieni, esiste un Mascarella State of Mind?

Mascarella per me è davvero tutto, dove vivo, dove giro, Mascarella è la mia ispirazione e vedere tutto questo amore contraccambiato mi da l’idea che quello che sto facendo sia giusto. Grazie a voi per il tempo dedicato! One Love!

“Col Mitra sposto la tenda e la tapparella /
Voglio che ogni stronzo sappia che vengo da Mascarella /
Porto il fuoco sopra i palchi, mi odi ti dico ‘Bella’ /
Penso solo alla mia gente e a una fine meno di Merda /”

ASCOLTA BOLO SAFARI SU YT 

 

 

VUOI FARTI RECENSIRE IL TUO PROGETTO ARTISTICO? VUOI UN INTERVISTA ? LA REDAZIONE DI NOOTEMPO WEBZINE RESTA IN ASCOLTO. CONTATTACI QUI , REDAZIONE 

Tags