Intervista analogica. Martino Vesentini e il suo libro Altri Verranno. Un romanzo Tributo ai leggendari Sangue Misto

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SXM è un disco leggendario che ancor oggi scuote le coscienze di tanti appassionati di rap made in italy. La cosa incredibile che ancor oggi i testi dei I Sangue Misto ( Deda, Neffa e Dj Gruff ) suonano attuali e questo succede sempre alla miglior musica prodotta nel corso dei tempi. Per tanti che hanno vissuto quei tempi d’oro sono una sorta di bibbia, di ricordo indelebile e per altri, anche i piu’ giovani sono una scoperta che riesce ancora ad ispirare buone vibrazioni.  E qui arriva Martino Vesentini, autore, appassionato di letteratura e di cultura hip hop che ispirato dal magico Trio in circa due anni pubblica questo libro dal Titolo ” Altri Verranno ” .  Non una Biografia ma un viaggio romanzato che ci porta dentro quel mondo, dentro le dope vere.  Oggi incontriamo l’autore che ci racconterà in questa intervista analogica un po’ della sua esperienza e di come è nato questo progetto. Il resto va da se come una puntina che gira sopra un vinile.

 

Il tuo percorso formativo , una tua densa e breve bio

Ho iniziato a seguire l’Hip Hop nel 92/93 circa, ero un ragazzino timido alla ricerca di qualcosa in cui credere… oggi sono un uomo, marito e padre di due splendidi figli, e se sono ciò che sono credo di doverlo in gran parte alla cultura che ho abbracciato allora, che mi ha insegnato a non pormi limiti, a non avere paura di espormi e a credere nelle mie capacità.

Come nasce questo tuo libro , come è avvenuto il processo creativo e quanto tempo ci hai impiegato per scriverlo? 

Ho una grande passione per la letteratura, anzi ad un certo punto ho proprio smesso di ascoltare il rap e ho divorato libri su libri, per cui ad un certo punto mi è sembrato quasi naturale provare a scrivere! Dieci anni fa circa avevo iniziato a scrivere un romanzo ambientato ai tempi in cui andavo alle scuole superiori (1992/1993 in particolare) ma poi l’ho lasciato riposare nel PC per mancanza di tempo… finché è risalita in me la voglia di scrivere qualcosa su una delle passioni più grandi della mia adolescenza. Ho scritto le prime pagine a maggio del 2018, ispirato dalla lettura sul portale Rockol.it del racconto del viaggio intrapreso da Neffa e Deda nella primavera del 1996 per raggiungere Gruff a Lecce. Sono partito da quell’immagine e poi mi sono fatto travolgere dai ricordi, costruendo una trama che mischiasse realtà e fantasia, perché sin dall’inizio volevo che questo libro fosse un romanzo, e non una biografia (come ho spesso ripetuto in altre occasioni, non avrei avuto i titoli per scriverla!). In due anni circa ho completato l’opera, che poi ho pubblicato esattamente il 25 gennaio 2021!

Altri verranno è una buona prospettiva verso la cultura hip hop, oppure …?

“Altri Verranno” è una mia visione personale, ma credo che in molti si possano ritrovare nei ricordi e nelle sensazioni che ho descritto nel libro. Dai messaggi che mi stanno arrivando, ho potuto constatare che tra i lettori ci sono sia persone della mia età (ne ho 43!), ma anche moltissimi giovani che magari ai tempi non erano nemmeno nati, e che per questo mi hanno ringraziato, in quanto attraverso il libro hanno potuto conoscere qualcosa in più di un periodo a loro particolarmente caro, ma che per mancanza di materiale reperibile non avevano avuto modo di approfondire.

SXM è ancora oggi un disco leggendario, eppure c’è chi critica una certa forma di idolatria 

Ogni giudizio su un’opera d’arte, che sia una canzone, un quadro o un libro secondo me è soggettivo.  Prendo in prestito le parole della Gabriellina ( DJ radiofonica che ai tempi viveva a Bologna ) “c’è una tipologia umana italica che quando è uscito SXM ha avuto una modificazione a livello di DNA…” ed proprio così, quel disco mi ha letteralmente cambiato la vita, per ciò che esprimeva e per come lo esprimeva. Ho sempre ascoltato tanta musica diversa e ancora oggi lo faccio, ma le sensazioni che provo ancora quando parte un pezzo dei Sangue Misto sono uniche.

Una breve e bella storia, un’ aneddoto, un’esperienza importante legata al tuo progetto 

Nel corso della scrittura del libro ho avuto modo di parlare con diverse persone, alcune mi hanno lasciato qualcosa di importante, altre decisamente meno. Ma due episodi mi sono rimasti nel cuore: il primo è capitato a Trieste, dove mi trovavo per lavoro e dove alla fine della mia giornata, in albergo, stavo scrivendo la parte del libro in cui Neffa incontra Al Castellana... neanche a farlo apposta la sera in un pub della zona mentre terminavo di cenare è entrato nel locale proprio Al, per cui puoi immaginare la mia sorpresa nel vederlo… Il secondo episodio riguarda invece il capitolo in cui immagino di essere a New York a girare il video di “Non Tradire Mai”. Non ricordo come, ma sono riuscito a farlo leggere ad una collaboratrice del regista Claudio Sinatti (grandissimo artista purtroppo prematuramente scomparso nel 2014); pur essendo totalmente romanzato, mi è stato detto che avevo centrato in pieno il mood di quei giorni vissuti nella Grande Mela, tanto che inizialmente pensava io fossi uno dei componenti dell’entourage di quella spedizione!

Oggi la cultura e l’arte è messa a dura prova dall’era pandemica. Secondo te per gli artisti si sta facendo abbastanza? 

Non sono un’artista per cui faccio fatica a risponderti in maniera precisa, la sensazione è che sia un momento difficile per tutti ma per chi fa arte in particolare, in quanto non c’è la possibilità di poter condividere con il pubblico ciò che si è creato. Per un musicista in particolare questo è avvilente, sono parole abbastanza scontate ma davvero mi auguro che questa fase della nostra vita sia in via di risoluzione.

Il rap game. Ho vinto il disco aureo… cosa ne pensi di questa continua ostentazione soprattutto nei social? 

Devo dire che questo aspetto è molto lontano dalla mia idea di arte. Mi rendo conto che oggi i valori più importanti per molte persone sono i soldi, i numeri, il primeggiare ad ogni costo, e la vedo una cosa piuttosto triste. Ma mi rendo conto di non aver nessun potere per cambiare questa situazione, se non per me stesso e per le persone che amo e che mi circondano, per cui il mio impegno è quello di trasmettere i valori in cui credo ai miei figli.

Crediamo nel Qui ed Ora. I tuoi progetti per il presente? 

Voglio continuare ad essere un buon padre, vedere crescere i miei figli e lasciarmi ispirare da qualsiasi cosa mi dia buone vibrazioni. Ho ancora tanta voglia di scrivere per cui presto potrei riprendere in mano quel primo romanzo iniziato e mai terminato!

 

 

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