Intervista analogica. Simone Spiga il Giornalista sardo “guastafeste” e la scomoda ricerca della verità

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Come sempre diamo spazio e voce a quelle realtà isolane indipendenti e libere. Non solo musica o arte ma anche professionisti che cercano di dare il loro contributo al pensiero libero e consapevole. Simone Spiga , giornalista professionista ci racconta il suo punto di vista e il suo percorso. Oggi piu’ che mai  assistiamo a una censura verso chi esprime un libero pensiero che non lascia spazio alle fake news o a teorie strampalate ma che punta a ricercate la verità nel dubbio.  In questi mesi difficili di Guerra nel cuore dell’Europa , Simone Spiga si è sempre espresso liberamente collezionando, come molti, una serie di censure che non hanno di certo scalfito la sua passione e il suo impegno per la pace e la verità. 

Raccontaci in breve chi è Simone Spiga e quale è il tuo percorso formativo 

Be è molto facile dare una risposta di cuore a questa domanda, Simone Spiga è stato è giovane ribelle che all’età di 14 anni scelse la parte politicamente scorretta della società di allora. A scuola tutti erano di sinistra e io scelsi di andare dall’altra parte. Scelsi di stare dalla parte del torto, dalla parte dei pochi.
Dentro quel percorso politico però volevo essere politicamente scorretto e scelsi anche li la minoranza e le mie posizioni terzomondiste, anti capitaliste mi fecero stare all’opposizione dei percorsi politici che mi vedevano protagonista.
Facevo politica quando scoppiarono le guerre in Afghanistan, Iraq, Libia e fui tra i pochi, nella mia parte politica, contro quei conflitti. Usavo la kefiah perchè mi sentivo vicino ai palestinesi, poi ho deciso che non sarei voluto morire democristiano ed ho mollato tutto.
 
Perchè Quel giorno hai deciso di dedicarti al giornalismo… ti sei pentito ? 
Mi sono avvicinato prima di tutto alla radio, amo la musica ed era un modo per parlare di rock e non solo e dire la mia. Poi la TV e per finire Cagliaripad, dove arrivo per dedicarmi ad una rubrica dal nome evocativo: Il Guastafeste.
Poi tanti anni in quel quotidiano online, con il ruolo di direttore, spero di aver dimostrato che si può fare giornalismo libero senza schematismi ideologici. Amo il giornalismo e non mi sono pentito per nulla.
 
 L’ordine dei giornalisti e la libertà di stampa in italia 
Perché c’è libertà di stampa in Italia? la maggior parte dei colleghi sono allineati, studiano poco e non approfondiscono. Ordine dei giornalisti? io sarei per abolirlo
Sei sempre stato impegnato nella difesa dei diritti sociali , cosa rispondi a chi ti accusa di essere ” quello di destra” ? Sono saltate le ideologie politiche ?
Amo una canzone di Gaber, Destra Sinistra, in quel testo si prendono di mira i luoghi comuni di chi si dichiara di destra o di sinistra. Ridiamoci su.
 
Una breve, un’ aneddoto, un esperienza bella o brutta legata alla tua professione da giornalista 
Scelgo la brutta, l’anno scorso avevo avuto una buona fonte e avevo in mano il verbale di un processo in un Tribunale sardo, dove un importante dirigente di una banca veniva accusato di associazione a delinquere, avevo il pezzo pronto ma un editore mi impedì di pubblicare la notizia. Mi fu detto: “Quella Banca farà una campagna pubblicitaria sul nostro giornale”. Poi la notizia è uscita sul mio canale Youtube (VideoNewsLive).
La cultura e l’arte nell’era pandemica. Secondo te per gli artisti si sta facendo abbastanza? E gli artisti sardi stanno facendo abbastanza?

Ma scusa gli artisti fanno qualcosa per rappresentare l’alternativa a questo modello economico, sociale e culturale? ( ndr. molti lo fanno da anni eccome, salviamo almeno loro ? ) non mi sembra. La cultura e l’arte dovrebbero essere alternativi, sempre. Da noi non succede e spesso sono individualisti, questo è un dramma.

 
Pandemie, guerre, crisi socio economica cosa succede in questa Europa malandata ? E la Nostra isola come si inserisce in questo contesto?
Serve una coscienza di popolo, non c’è, non c’è stata sulla pandemia e non c’è oggi sulla guerra. Sono sfiduciato, ma mai mollare. La nostra terra ha bisogno di un vero popolo unito e compatto, non c’è. I sardi pensano ai cazzi loro e le cose non migliorano.
Sei sempre stato appassionato di musica. La tua Top ten personale, 10 album o 10 canzoni per te indelebili. 
Partiamo dal fatto che amo il rock, quindi più che dieci album ti dico alcune band per me fondamentali. Black Sabbath e Led Zeppelin su tutti, poi Deep Purple, Jethro Tull e Iron Butterfly. Poi spazio tanto e ti dico che oltre al rock amo da morire Franco Battiato, poi ho amato i primi Litfiba e nel Metal ascolto sempre i Metallica, Anthrax, Motorhead ed Alice Cooper.
In questi tempi Viviamo sempre di piu’ nel qui e ora , i tuoi progetti per il presente ? 
Continuerò a sviluppare il mio canale Youtube (VideoNewsLive) che in meno di sette mesi ha raggiunto il 5000 iscritti e poi ci sono diversi progetti in ballo. Speriamo bene.

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