Music News. “Dodici calendari strappati. Si ritorna”. Il ritorno dei Co’Sang il 17 Settembre in Piazza Plebiscito a Napoli.

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Tra le innumerevoli Réunion italiane della scena rap sta per aggiungersi anche quella, attesissima dei Co’sang,  crew napoletana che ha segnato un pezzo di storia
della cultura hip hop della penisola. I fans hanno dovuto aspettare 12 anni per questo evento che vedrà nuovamente insieme Luchè e ‘Ntò il 17 Settembre per un live in Piazza Plebiscito a Napoli. In soli quindici minuti (oggi ci sono i social…) la data è già entrata in sold out e questo ha spinto i due artisti a programmare una secondo concerto.
Il duo napoletano rappresenta ancora oggi il rap più real, quello che arriva dal rione, quello che trasmette un messaggio crudo, quello che pulsa nelle strade tra la gente. i Co’sang sono cresciuti nel quartiere della Marinella, zona di confine con Scampia, Piscinola, Chiaiano.

In quelle strade iniziano a diffondere le loro rime quando nel 1997 con il collettivo Clan Vesuvio partecipano all’album autoprodotto Spaccanapoli. nel 2005 pubblicano la loro opera prima “Chi more pe’ mme”, 16 tracce senza compromessi in dialetto ( o come molti sostengono Lingua ” napoletana ) nell’album collaborazioni importanti, una tra tutte quella del pianista Giuseppe Avitabile. Nel 2006 vengono messi sotto contratto per la distribuzione dalla Universal Music Group. Nella loro carriera pubblicano due album ufficiali e purtroppo nel 2012 la crew si scioglie annullando la produzione del terzo disco. Le strade si separano e i due non si lasciano bene e non perdono occasione, come nella migliore tradizione del rap game, di beccarsi e lanciarsi qualche dissing. In questi tempi di musica fluida che ormai è ostaggio del mainstream più becero dove la cultura e l’arte lasciano il posto all’intrattenimento generalista, la Réunion dei Co’Sang (Con il Sangue in slang napoletano) è oro colato. Sperando che questa riappacificazione tra Antonio e Luca possa essere di ispirazione anche per i più giovani che oggi vogliono trasmettere qualcosa, vogliono piegare le sbarre di quelle gabbie che spesso sono le periferie abbandonate dallo Stato.

 

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Uno dei Classici dei Co’Sang 

 

 

 

 

 

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