Speciale Maloscantores. I “cattivi ” Cantori del rap sardo e il loro contributo alla scena hip hop isolana.

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Ph di Adriano Mauri

L’Hip Hop isolano ha una grande storia alle spalle fatta di band storiche che dal nord al sud hanno tracciato un solco fondamentale nella musica sarda contemporanea. Una parte di questa storia è stata sicuramente scritta dai Maloscantores fondati da Quilo Sa Razza ( A. Sanna uno dei fondatori della storica crew sarda sa razza ) e Micho P ( F. Pace ) producer e rapper sardo del quale ricordiamo anche il suo passato da vero campione di skate. Il progetto nasce quando i Sa Razza furono messi in standby dopo la produzione dell’ultimo singolo Grandu festa nel 2003, una vera hit locale che ancora oggi è apprezzata e
conosciuta.

In questo speciale racconteremo la storia di questo progetto che in tanti ancora ricordano e apprezzano. Lo faremo cercando di percorrere questo cammino senza addentrarci troppo in aneddoti, battaglie da strada o altre curiosità che saranno oggetto di un ulteriore approfondimento.

Quilo e Micho P ( quest’ultimo entrato come rapper negli stessi Sa Razza dal 2001, anno di produzione dell’epico album EYAA ), in un giorno d’estate tra il 2003 e il 2004, avevano deciso di intraprendere una nuova strada che tornasse ad uno stile rap più underground e identitario. In quello stesso giorno tra una birra e l’altra arrivò l’idea del nome, MalosCantores, letteralmente i “Cattivi Cantori“.

I Cantadores sardi sono i poeti estemporanei isolani, vere autorità delle gare poetiche delle piazze di tutta l’isola. “Questa forma artistica viene fruita dalla popolazione in occasione di feste patronali attraverso la cosiddetta “gara”. In questa esibizione poetica ogni artista difende un tema assegnatogli dal pubblico. I “cantadores” dal palco propongono i loro versi affidandosi al metro principe della poesia sarda: “s’otada”.

Erano anni, quelli ( 2004/2005/2006 ), in cui la musica originale ancora teneva la testa alta e i social networks iniziavano a occupare la rete, anche se la piazza, il quartiere e le strade erano ancora i luoghi dove si distribuiva la musica e le Jam dal vivo resistevano. Da quell’estate iniziò la nuova avventura di Quilo e Micho P che decisero di ricercare uno stile musicale che si ispirasse ai groove latin hip hop conditi da campionamenti di musica tradizionale, beat potenti e testi prevalentemente in lingua sarda campidanese. La produzione musicale fu affidata a Francesco, Micho P che aveva già una grande esperienza, oltre che come Mc anche come produttore e musicista sin dai tempi dei Sardo Triba in quel del golfo degli Angeli ak Casteddu, mentre Quilo curava la direzione artistica e le pubbliche relazioni.

Insieme e senza avere un soldo, ma solo passione e un home studio a Selargius ( Ca ), iniziarono a confezionare il loro primo album ufficiale. I Malos uscirono dapprima con un pezzo singolo che portava il loro nome, una traccia street che venne messa in rete come presentazione. Nel 2004 l’esordio nella scena sarda con il Cd ufficiale Un Gran Rap Sardo confezionato in Digipack cartonato. Ogni copertina venne rigorosamente timbrata a mano con il logo Maloscantores in una lunga notte in una casa in campagna nelle periferie di Quartu Sant’Elena. L’iconica immagine che accompagnava il disco era uno scatto ( realizzato nel paese di Villasor ) del fotografo professionista sulcitano Adriano Mauri che per l’occasione rappresentò i due rapper sardi come fossero dei Cantadores moderni nell’atto della sfida poetica, uno di fronte all’altro carichi di passione e voglia di portare in tutta la terra sarda la cultura, la lingua, la forza di un popolo.

L’album conteneva ben 23 tracce inedite e fu subito accolto con grande apprezzamento dalla scena underground. Fu una vera novità, il ritorno del Rap sardo in grande stile. Tutte le copie furono vendute in poco tempo utilizzando distribuzioni locali e soprattutto lo “spaccio in strada”. Un disco che divenne popolare grazie ad un suono genuino, potente, ricco di samples tradizionali e ispirato all’hip hop che in quei tempi arrivava dalla Spagna. Bruaa, uno dei brani del disco infatti vedeva la partecipazione di due artisti della scena Catalana Leur e la rapper La Chola.

Un Gran Rap Sardo includeva le preziose collaborazioni con Entroterra, Mentispesse, Su Maistu Balentia, Sergio Piras dei Tamurita, ancora Reverendo Jones e infine, nella traccia ( che divenne anche un cd singolo ) “nella stessa casa”, un grande Caparezza con un Rap in Pugliese.
Furono proprio i Maloscantores ad aprire tutte le date del Tour sardo di Caparezza anche per il grande rispetto che aveva sempre avuto per Sa Razza. Prima e dopo l’uscita del primo album la città di Cagliari e l’Hinterland e poi tutta la Sardegna fu invasa da una campagna promozionale on the road con adesivi dei Maloscantores, tanto che nel primo album proprio una traccia “Attaccalo su!“ era dedicata a questa loro passione per lo sticker come mezzo di comunicazione.

I Maloscantores iniziano quindi a calcare i palchi di tutta l’isola , un percorso supportato da vari djs isolani come Alex P ( A.Pintus ) che inizialmente fu il punto di riferimento in consolle,  realizzando un loro piccolo tour indipendente che batteva le jam session e le piazze. Il duo Quilo-Micho P furono ospiti d’onore del Premio ufficiale Maria Carta, nel suo paese natale Siligo ( SS ), ricevendo dalla Fondazione una importante targa; in quell’occasione uscì il brano inedito “Sa Oghe de Maria“ dedicata all’indimenticabile interprete e cantante sarda.

E’ indubbio che Sa Razza lasciò la sua impronta, soprattutto per l’esperienza accumulata durante gli anni sui palchi isolani dove i Malos davano veramente il massimo. In quegli stessi anni, dopo aver collaborato con vari Djs ( tra cui anche Alex P oggi master dj dei CRC posse ), ci fu l’incontro con il giovane Dj Ganga che all’epoca era uno degli scratcher giovani più talentuosi in Sardegna ( Gabriele Ganga oggi Gangalistics, producer musicale di base a Liverpool city ). L’incontro con Gangalistics avvenne ad una jam session organizzata nel Sassarese. Da qui il sodalizio che univa il “nord al sud dell’isola sotto lo stesso suono” ( come recita un verso di una barra nella song Musica Sarda ) . Dj Ganga divenne il master dj dei live.

Il progetto musicale di Cantores Sardi non si sarebbe fermato al primo album. Quilo e Micho P continuarono a amplificare la loro attività live e a produrre una serie di singoli inediti tra cui ricordiamo “Bellas Mariposas” brano realizzato per uno spettacolo teatrale prodotto dalla Fabbrica Illuminata ( Cagliari ) e dedicato all’opera di Sergio Atzeni di cui era la colonna sonora. Nel frattempo, le influenze Latin hip hop e tradizionali sarde erano sempre presenti e caratterizzavano molta parte delle produzioni dei Malos.

Nel percorso artistico ci fu anche una breve esplorazione di quelle sonorità Reggaeton piu’ pure che prendevano spunto dallo stile di  Tego Calderon e altri Panamensi tanto che i Malos produssero due singoli, e furono sicuramente i primi nell’isola, su beat Reggaton Come ” La Malesa” e ” Sparami “ .

“Musica sarda”, il secondo album, vide la luce nel 2006 e consacrò definitivamente questo progetto come uno dei più seguiti e apprezzati della scena. 18 brani molto più maturi anche dal punto di vista sonoro. L’album su Cd ospitava collaborazioni con realtà sarde come le Balentes, il Catalano Leur, Stranos Elementos, Rosy P, Tao Mentispesse e gli scratch di Dj Ganga ( Gangalistics ), uno skit di Revenrendo Jones e altre collaborazioni che andavano a comporre una track list di piu’ di 20 brani.

Anche in questo lavoro lo shooting fotografico fu curato da Adriano Mauri che ricordiamo essere un fotografo professionista che ha immortalato molti rapper della scena sarda fin da tempi non sospetti. Questo nuovo progetto diede un grande impulso al rap dei Malos che erano sempre in prima fila sui palchi di tutta l’isola: ricordiamo alcuni Open Set di Fabri Fibra e dei Sud Sound System e le tante serate nel mitico Reggae Pub di Palau.

Dopo questo secondo album alle porte del 2008, Quilo si dedicò alla sua Factory Nootempo mentre Micho P iniziò un suo percorso anche come solista rapper e producer portando avanti lo studio di produzione Su Box Records.

Varie vicissitudini portarono entrambi a chiudere l’esperienza musicale dei Maloscantores, che ancora oggi resta un nome che in molti ricordano ed un suono Rap sardo che echeggia nelle strade dell’isola.

La musica dopo il 2007 iniziò la sua mutazione e negli anni a venire gli spazi in Sardegna erano pochi, il pubblico sempre meno attento alle produzioni originali. I social networks diventarono sempre piu’ indispensabili per la diffusione della musica e con essi anche l’attitudine all’apparire nella grande vetrina dell’algoritmo.

Oggi alle porte del 2024 , proprio mentre i Sa Razza continuano a proporre la loro musica tra pezzi storici e nuove produzioni, ricordiamo questi Cantori del rap e la loro musica che, come sovente accade, suona ancora attuale e fresca. La musica firmata dai Maloscantores portava sul palco beats e rime di grande impatto e restava in perfetto equilibrio tra un grande impegno sociale che lanciava messaggi identitari, rime controcorrente e atmosfere più distese dove non mancava l’ironia e il sarcasmo pungente.

 

MUSICA SARDA – NO OFFICIAL VIDEO 

 

 

 

 

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